Berbenno vuole Blello, sindaco Salvi: ‘Con noi 380 mila euro l’anno, solo 45 mila con Val Brembilla’

L'operazione di fusione tra i due comuni continua, nonostante le difficoltà
24 Gennaio 2020

Il matrimonio tra Blello e Berbenno s'ha da fare, almeno secondo il sindaco di Berbenno Claudio Salvi. La fusione con il più piccolo paese della Provincia di Bergamo, però, è un percorso a ostacoli. I blellesi, in un sondaggio proposto loro, hanno scelto la fusione con Val Brembilla  ma facendo questa scelta – come evidenzia il sindaco di Berbenno, Claudio Salvi – i fondi statali sarebbero decisamente inferiori (a causa della fusione tra Brembilla e Gerosa del 2014) rispetto ad una ipotesi Berbenno-Blello.

Nonostante la decisione dei cittadini blellesi, il primo cittadino di Berbenno non vuole mollare la presa: “Per completare la fusione dobbiamo ri-perimetrare i confini, in modo che Blello confini con Berbenno. In questo modo alcune frazioni cambierebbero paese: per ora Bello confina solo con Brembilla. Anche l’attuale sindaco di Blello è favorevole a questo progetto, mentre l’ex sindaco, ora in minoranza, sostiene che la fusione con Berbenno serva solo per coprire i nostri debiti. Ci tengo invece a precisa che da questo punto di vista il nostro Comune è solido, e Blello ha già i servizi comunali in convenzione con noi: ufficio tecnico, stato civile, segreteria e le piattaforme ecologiche. L’unico dipendente comunale di Blello è nostro Ed è sempre a Berbenno che i bambini di Blello vanno a scuola, e pure oratorio e parrocchia sono accorpate. ”

“Non capisco chi ha scelto Val Brembilla – prosegue Salvi -, che è pure più distante. Blello e Val Brembilla sono distanti 12 km, e di mezzo c'è Berbenno (che dista 5 km da Blello ndr). Il comune di Val Brembilla ha già convenzioni con altre frazioni perché utilizzino i nostri servizi”.

Oltre a ciò, non bisogna dimenticare l’aspetto economico, in questo caso rappresentato dai contributi statali previsti per le fusioni dei Comuni “Val Brembilla ha già fatto la fusione con Gerosa nel 2014 e perciò gli è stato riconosciuto un contributo totale di 541 mila euro per 10 anni. Una fusione con Blello non gli garantirebbe più gli stessi benefici. Avrebbe un contributo di circa 45 mila euro all'anno fino al 2024”.

D’altra parte, “se Blello si fondesse con Berbenno, per 10 anni riceveremmo 380 mila euro l’anno da investire sul territorio, anche della nuova frazione. Il loro bilancio non è florido, la fusione sarebbe un bene per tutti . Concludo augurando agli abitanti di Blello di saper valutare e scegliere attentamente, anche con il buon senso, il Comune con cui fondersi. Decisione rilevante e vitale per l’intera comunità in quanto il Comune accorpante dovrà garantire il miglioramento dei servizi e gli spazi relazionali socio-economici per dare una crescita ad un’intera comunità”.

I sindaci di Blello e Val Brembilla – da noi contattati – hanno preferito non commentare. 

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