Il solito Muriel, poi Pasalic: Atalanta, 2 a 0 al Benevento e secondo posto ripreso

I bergamaschi non faticano contro le Streghe, partita sempre in controllo degli uomini di Gasperini
12 Maggio 2021

Senza risultati roboanti, ma con equilibrio e maturità. L’Atalanta batte 2 a 0 il Benevento, la 36^ di Serie A porta ai bergamaschi tre punti che li fanno restare in testa al treno per la Champions.

Squadra che vince si cambia, quantomeno in casa orobica. Gasperini rispolvera la difesa a quattro, Hateober e Gosens terzini a tutto campo. Chi non cambia è il centrocampo De Roon-Freuler, l’onnipresente coppia fa la guardia dietro a Pessina-Malinovsky-Muriel sulla trequarti, davanti Zapata prima punta. Tra i pali riecco Gollini. Il Benevento adotta invece un modulo con una linea mediana di cinque giocatori, Giach attaccante e Lapadula tandem offensivo, Tuia vince il ballottaggio con l’ex De Paoli e va a fare il centrale nella difesa a tre.

Inizia la gara, inizia anche la pioggia: Atalanta prevedibilmente alla ricerca del goal, campani concentrati nel mantenere le distanze tra reparti. Gli orobici contano soprattutto sulle combinazioni tra i numerosi attaccanti in campo. Proprio una di queste manda Pessina in area, il numero 32 rientra bene sul mancino e calcia sul primo palo, Montipò è una statua ma la sfera sfiora solo il legno. Gli ospiti faticano a mantenere il possesso della palla, con le due punte troppo isolate. Al minuto 22, Muriel serve Malinovsky sui 20 metri, l’ucraino lavora la sfera e si inventa un passaggio di ritorno per il colombiano, bravissimo a battere Montipò in uscita con un bel tocco di punta. Dea in vantaggio, altra prodezza sull’asse 18-9.

 

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Le Streghe trovano un sussulto d’orgoglio e un paio di corner, sugli sviluppi di uno di questo Glik fa la sponda per Barba, il suo tiro parte benissimo ma Romero si immola e respinge la sfera. I padroni di casa fanno girare la sfera sulla trequarti avversaria, ma il muro di maglie bianche si compatta bene in ogni circostanza.

Un copione che prosegue sostanzialmente identico nel secondo tempo, quando i ritmi si abbassano ulteriormente. Per i bergamaschi, però, c’è sempre il jolly delle reti dei subentrati. In questo caso, a metterci la firma è Pasalic. Miranchuk (anche lui alzatosi dalla panchina) serve bene in profondità Zapata, la sua palla a rimorchio viene addomesticata ottimamente da Pasalic, freddissimo poi a metterla in porta. Al 67’, di fatto, il match si chiude. Resta tempo per un rosso a Caldirola, somma di due ammonizioni prese nel giro di altrettanti minuti, e poco altro.

Vittoria matura da parte dei padroni di casa, che non subiscono tiri in porta e sfruttano al massimo le occasioni create. Ottima prova, ancora una volta, di Malinovsy e Muriel, ma non si può non citare De Roon, inesauribile nel recupero palla. In generale, segnali importati arrivano dalla panchina, tutti i giocatori sono motivati e pronti a dire la loro. Fattore che sarà decisivo, perché a 180 minuti dalla fine del campionato i giochi per la Champions non sono chiusi. La prossima partita vedrà la Dea sfidare il Genoa già salvo, occasione ghiotta per fare un passo verso la grande Europa.

Photo Credit: Alberto Mariani

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