S.Omobono: Premio Carità alla CRI per l’impegno contro il Covid, in memoria di Pierino Roncalli

Nella serata di ieri è stato consegnato, nella parrocchiale di Mazzoleni, il Premio Carità alla Croce Rossa di Sant'Omobono Terme, in memoria del volontario Pierino Frosio Roncalli, scomparso a marzo.
14 Novembre 2020

Quella dedicata al Santo Patrono è una celebrazione consolidata nelle radici di tutta la comunità di Sant'Omobono Terme. Ma in quest'anno particolare e delicato, anche le tradizioni hanno dovuto fare un passo indietro: nessuna processione fra le vie del paese, da sempre richiamo di un nutrito numero di fedeli, nessuna possibilità di partecipare alla solita celebrazione liturgica che si tiene come ogni anno nella frazione di Mazzoleni, all'interno della chiesa parrocchiale che porta il nome di Sant'Omobono.

Ma, proprio per far fronte a questa inaspettata fragilità di abitudini, tradizioni e certezze che vacillano a causa della situazione sanitaria, il Comune ha deciso di mantenere l'assegnazione del Premio Carità, istituito dalla Commissione Biblioteca, che da ben 15 anni premia chi si è più distinto nel prodigarsi per gli altri, senza chiedere nulla in cambio. Quest'anno il premio è stato consegnato, senza dubbi, ai volontari della Croce Rossa di Sant'Omobono Terme per essersi attivati con professionalità e forza d'animo nei mesi più duri della pandemia, nella memoria di Pierino Frosio Roncalli, per 43 anni volontario nella delegazione valdimagnina di cui è stato fra i fondatori nel 1977, scomparso lo scorso marzo.

A nome di tutta la cittadinanza e della Commissione Biblioteca di Sant'Omobono – sono le parole di Cristina Fenaroli, presidente della Commissione – ho consegnato il Premio Carità 2020 al gruppo locale di volontari della CRI per l'immenso e impegnativo lavoro che hanno dovuto affrontare in seguito alla pandemia di questo anno. Un particolare pensiero lo rivolgiamo al caro Pierino che ha speso parte della sua vita in questo gruppo con il solo intento di aiutare gli altri”.

926 premio carità pergamena - La Voce delle Valli
(La pergamena Premio Carità)

La celebrazione della Santa Messa si è tenuta alle 20:30 di ieri, venerdì 13 novembre nella parrocchiale di Mazzoleni, presieduta da don Roberto Belotti, per anni parroco di Berbenno ed ora a Dalmine, insieme a don Guido Rottigni – parroco di Valsecca –, don Alessandro Locatelli, parroco di Selino Basso e Cepino, e don Leone Messa, vicario interparrocchiale. Alla consegna del premio erano presenti il sindaco di Sant'Omobono Terme, Ivo Sauro Manzoni, il vicesindaco Demis Todeschini, l'assessore a Pubblica Istruzione, Cultura e Biblioteca Stella Sirtori con una rappresentanza dell'Amministrazione comunale, la presidente della Commissione Biblioteca Cristina Fenaroli, alcuni volontari della CRI Sant'Omobono Terme e la sorella di Pierino Frosio Roncalli.

Il lockdown di questi giorni ci ha portato a rinunciare ad ogni evento legato alla tradizione della festa patronale del nostro paese – dichiara l'assessore Stella Sirtori –. Non potevamo però rinunciare al conferimento, dopo la Santa Messa serale, del Premio Carità istituito dalla Commissione Biblioteca. Un premio semplice, ma di elevato valore simbolico. Semplice quanto è stata la vita del Santo che ogni anno festeggiamo come patrono del nostro paese. Un sentito riconoscimento alle forme di cittadinanza attiva e di solidarietà che si sviluppano all'interno della nostra comunità, a dimostrazione di quanto sia grande il cuore dei nostri cittadini e, in senso più allargato, di tutti i valdimagnini”.

Parole di sincera stima e riconoscimento anche quelle pronunciate dal sindaco Manzoni, che sull'altare ha ricordato la figura di Frosio Roncalli elogiando l'intenso impegno dei volontari nel fronteggiare l'emergenza Covid, e dal vicesindaco Todeschini, che per l'occasione ha voluto sentitamente ringraziare coloro che hanno contribuito alla raccolta fondi per l'acquisto di un nuovo mezzo da dotare alla Croce Rossa. “Siamo molto felici e sinceramente anche un po' emozionati per aver ricevuto questo premio, soprattutto perché è un ricordo del nostro volontario Pierino, che è venuto a mancare qualche mese fa – racconta Giambattista Manzinali, presidente della delegazione valdimagnina – La pergamena è stata raccolta da una nostra volontaria, che con Pierino ha condiviso moltissimi turni e momenti. Lui, poi, era anche originario della frazione di Mazzoleni, perciò è come se fosse un doppio omaggio alla sua memoria”.

In occasione del Santo Patrono, già dalla serata di giovedì le vie di Sant'Omobono si sono temporaneamente accese grazie alle luminarie da poco installate. Scintillanti punti luce hanno illuminato le frazioni del paese, concentrandosi lungo quelle vie che conducono alla chiesa parrocchiale, come dei raggi di sole che disegnano un percorso fino al fulcro della festività. Le luminarie hanno poi fatto “tappa” anche lungo la via principale di Sant'Omobono, le Terme – uno dei simboli chiave del Comune – e gli impianti sportivi.

Il nostro pensiero – spiega Ugo Invernizzi, assessore a Sport e Turismo – è stato quello di installare un'illuminazione più bella ed estesa, dal momento che non è possibile organizzare alcun evento, passando da una cinquantina di punti luce degli anni precedenti a 94. Le luminarie si riaccenderanno poi a dicembre per le festività natalizie, con una novità in più: quest'anno abbiamo infatti collaborato con il Gruppo Commercianti del paese che hanno deciso di installare nuove illuminazioni, che non dirò per mantenere la sorpresa, e un albero di Natale di fronte alle scuole medie con un cono luminoso in ogni piazza: l'intento è quello di rafforzare la coesione ed il senso di comunità fra i cittadini di tutte le frazioni. Il nostro contributo vuole essere un modo per donare a tutti un senso di calore natalizio, ma soprattutto di speranza per il futuro”.

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