Santa Croce dedica il parco giochi e una targa a chi è scomparso per Covid

Santa Croce, frazione di San Pellegrino, ha dedicato l'intero parco giochi ed una targa alla memoria delle quattordici persone scomparse fra marzo e maggio 2020.
20 Aprile 2021

È ormai passato più di un anno dallo scoppio della pandemia: una tempesta inaspettata che ci ha costretti a cambiare abitudini e ha demolito la quotidianità, portando via con sé centinaia di migliaia di vittime. Anche nei borghi montani che costellano il territorio della Valle Brembana il peso della pandemia si è fatto sentire: così Santa Croce – frazione di San Pellegrino Terme – ha deciso di non dimenticare, dedicando l'intero parco giochi ed una targa alla memoria delle quattordici anime strappate dalla comunità, piante in silenzio ma con estremo dolore nei mesi più duri dell'emergenza sanitaria.

Domenica 18 aprile la benedizione ufficiale, accompagnata dalla musica del baghèt – il più bergamasco degli strumenti musicali – suonato da Carlo Musitelli. Alla toccante cerimonia hanno partecipato anche il sindaco di San Pellegrino, Vittorio Milesi, le famiglie che hanno perso i propri cari (che hanno portato con sé dei vasetti di fiori poi interrati di fronte alla targa) e la professoressa Adriana Rinaldi, autrice della poesia impressa sulla targa di commemorazione.

L'intera cerimonia è stata molto toccante – racconta Adriano Avogadro, presidente dell'Associazione Santa Croce, nonché fra gli ideatori del ricordo – Dopo la benedizione di don Sergio ed il discorso del sindaco, sono state nominate tutte le quattordici persone scomparse della parrocchia di Santa Croce (e quindi comprensiva anche delle località di Spettino, Antea e Ca' de Rizzi) nel periodo fra marzo e aprile 2020. Abbiamo voluto ricordare non soltanto chi è scomparso a causa del Covid, ma anche chi in quei mesi ci ha lasciati per altre cause e che a causa del virus non sono state salutate degnamente”.

- La Voce delle Valli

L'idea di dedicare il parco giochi a chi è scomparso prende ispirazione dal passato, e più precisamente dal 1919 quando il Comune di Piazzo Alto (questo il nome di Santa Croce al tempo) aveva deciso di dedicare l'intero viale alberato che conduce al cimitero alle vittime della Grande Guerra.

Il Comune di San Pellegrino, nei mesi scorsi, ha messo a dimora nuovi alberi proprio nel nostro parco – prosegue Avogadro – Perciò ci siamo detti: perché, come cent'anni fa, non dedicare anche noi queste nuove piantumazioni alle vittime del periodo più duro della pandemia? Così abbiamo realizzato e posizionato la targa. Affinché il parco giochi diventi un luogo di memoria ma anche di vita, di tutti e per tutti”. Impresse sul piccolo memoriale le parole di Adriana Rinaldi, che così recitano:

Oggi bimbi guardavo
i vostri occhi così attenti,
il vostro sguardo così incantato
che andava dal suono della cornamusa
alle parole, ai fiori, al respiro ampio della montagna.

Oggi i fiori hanno profumato di dolore, davanti ad una Chiesa coltivata da pane e spirito.

Ho raccolto la sofferenza universale, dignitosa, celebrata e benedetta dalla volontà sacra di una comunità che mette al primo posto i cuori che la abitano, senza falsi formalismi o comportamenti forzati ed opportunismi.

Ho partecipato ad un tempo prezioso che ha accarezzato le anime per alleggerirle di un carico gravoso come lo è la perdita di una persona cara strappata al calore degli affetti.

Porto nel cuore ogni tocco di amare solitudine, ogni lacrima di sgomento, ogni rintocco di campana, ogni filo d'erba spento da una tragedia che ha falciato la speranza e mette ancora a dura prova pazienza e sacrificio.

Ma quanta forza ho sentito nel vento e nella pioggia oggi, quanta verità ha nutrito la mia anima in istanti che mai dimenticherò”.

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(La targa)

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