Tanti turisti in Valle Brembana: c’è urgenza di medici per i villeggianti

I turisti già da qualche giorno raggiungono le nostre valli: i sindaci dei Comuni chiedono con urgenza l'attivazione del servizio di continuità assistenziale stagionale, ossia il ''medico del villeggiante'', per far fronte al boom di presenze.
4 Giugno 2020

La stagione estiva è ormai alle porte e, anzi, sembra essere partita con qualche settimana di anticipo. I turisti già da qualche giorno raggiungono le nostre valli Brembana e Imagna per godere della piacevole brezza di fine primavera, oltre che del senso di libertà “restituita” dopo il lockdown da coronavirus, che solo i paesaggi montani sanno regalare. E proprio perché sono già numerosi i villeggianti che affollano le zone turistiche più quotate, i sindaci dei Comuni chiedono con urgenza l'attivazione del servizio di continuità assistenziale stagionale, ossia il “medico del villeggiante”.

Fra i paesi che più sentono la necessità del servizio vi sono, ovviamente, quelli dell'alta Valle Brembana, come Piazzatorre. “Come sindaci della Comunità Montana Valle Brembana – ha spiegato Valeriano Bianchi, sindaco del Comune, a L'Eco di Bergamo ci siamo mossi già da metà aprile, contattando Regione e Ats e sollecitando l'attivazione del servizio. Già da giugno abbiamo segnalato che i turisti erano già in parte presenti sul territorio anche durante l'emergenza e i nostri medici hanno dovuto farsi carico di un numero crescente di utenti”.

Il “boom” di presenze è quindi ricaduto in parte anche sui medici di base, “preoccupati perché, se il servizio di continuità assistenziale non sarà attivato prima di luglio, per loro, per tutti, sarà difficile – ha aggiunto il primo cittadino Bianchi – Pensiamo a Piazzatorre: i 400 abitanti in estate diventano diecimila”. Una situazione che si riflette anche in tutti gli altri piccoli Comuni, dove la popolazione durante il periodo estivo cresce – in termini di numeri – in maniera esponenziale.

Ats, che nel corso degli ultimi mesi è stata impegnata a pieno regime nella gestione dell'emergenza Covid, ha già confermato l'avvio delle procedure. “L'Ats, come previsto, ha inviato la richiesta ore per l'estate 2020 al competente Ufficio Regionale – fanno sapere – prevedendo la decorrenza dell'attività del Servizio C.A.S. (Continuità Assistenziale Stagionale) da luglio, indicativamente per 35 Comuni, secondo le procedure che ci verranno indicate. Attualmente è in fase di valutazione una soluzione alternativa qualora non si trovassero medici disponibili per tale attività”.

Per quanto riguarda, invece, le procedure di sicurezza nelle eventuali visite ambulatoriali, dipenderà tutto da come proseguirà l'andamento dei contagi da Covid. “Si attenderanno i dati statistici su eventuali indicazioni regionali sulla scorta dell'andamento della pandemia – ha precisano Ats – Al momento, per le procedure, rimane in vigore lo stesso sistema della Medicina Generale: consulto telefonico, a seguire per chi ha febbre o sintomi sospetti Covid sono previsti la visita del medico curante oppure l'attivazione delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale)”. Per avere una quadro più chiaro, dunque, bisognerà attendere ancora qualche settimana.

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