Scuola elementare Dossena – ‘Piccoli minatori’ alla scoperta delle miniere di Dossena

Gli alunni della 5a della scuola primaria di Dossena raccontano la loro esperienza con la visita guida delle miniere del paese in collaborazione con Bergamo Scienza.
8 Novembre 2018

Testo scritto dagli alunni della classe 5 della scuola primaria di Dossena.

Martedì 16 ottobre 2018, noi tutti della scuola primaria di Dossena siamo andati a visitare le nostre miniere, che si trovano in località Paglio Pignolino. Questa opportunità è stata offerta dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Bergamo Scienza.

Lì, abbiamo incontrato due guide che ci hnno fatto indossare il casco e ci hanno spiegato le caratteristiche e come sono nate le nostre miniere. Lungo il corridoio principale della miniera, i due studenti del Liceo Scientifico Mascheroni ci hanno spiegato che lo sfruttamento delle miniere risale al tempo dei Romani, i quali ci facevano lavorare gli schiavi cristiani.

Nei secoli si è poi sempre scavato nelle miniere, i cui strati di rocce si sono formati da un antico fondo marino, e altri sono stati costituiti da ciottoli di un antico fiume. Si trovano rocce di ogni genere che contengono fluorite, calcite, calamina e diversi tipi di quarzi. Inoltre c’è una linea di bitume schiacciato formatosi miliardi di anni fa da resti di animali e piante morte.

Ci hanno spiegato più avanti la presenza della statua di Santa Barbara, che è una martire cristiana morta bruciata, e diventata la protettrice dei minatori e di tutti i lavoratori a contatto con il fuoco. Prima dell’avvento degli esplosivi i minatori con il piccone rompevano a mano la roccia e, con l’aiuto dei bambini, la caricavano sui carrelli per poi portarla fuori alle ” taesine “, le donne che avevano il compito di dividere le rocce con il minerale dai sassi di scarto, buttati poi nel ghiaione.

Dopo la scoperta della polvere da sparo cominciarono a inserire un ferro di almeno due metri nella roccia e, una volta tolto inserivano l’esplosivo con una miccia che usciva all’esterno, alla quale davano fuoco. Pochi minatori sono morti per incidenti da mina, negli anni. Essendo un metodo pericoloso, appena scoperto il martello pneumatico cominciarono a usare quest’ultimo che provocava tanta polvere per cui i minatori bagnavano con l’acqua, ma purtroppo prendevano freddo e si ammalavano; per questo non la usavano molto.

Essi però col tempo scoprirono che la polvere li uccideva con una malattia ai polmoni chiamata silicosi: la polvere si bloccava nei polmoni e si induriva, impedendo loro di respirare. A Dossena sono morti parecchi nonni e bisnonni anche nostri. Un’altra curiosità della miniera è il lago sotterraneo che sembra piccolissimo, ma in realtà è profondissimo e arriva vicino al fiume Brembo. Il volontario Luciano ha lanciato un ciottolo che abbiamo sentito saltare verso il fondo per circa un minuto.

Finito il corridoio principale siamo arrivati alla sala della messa, dove abbiamo assaggiato il formaggio che viene stagionato nella galleria del sospiro e si chiama “ OL MINADUR”. Li, noi bambini ci siamo divisi in quattro gruppi in modo che ogni gruppo potesse fare dei diversi laboratori. Le guide avevano preparato quattro tavoli con il materiale e gli strumenti occorrenti. Nel primo laboratorio Domenico ci ha spiegato le caratteristiche dei funghi e delle muffe che hanno un regno a parte e vivono con altri organismi, facendoli vedere al microscopio e in posti della miniera dove cresceva la muffa, come sopra una vecchia scala.

Nel secondo laboratorio Sara e Gianmarco ci hanno spiegato la differenza tra fluorescenza e fosforescenza. La fluorescenza ce l’hanno illustrata in tanti modi, attraverso i raggi UV che hanno illuminato vari tipi di minerali che da scuri sono diventati di colori accesi e brillanti; invece la fosforescenza l’abbiamo vista, sempre con i raggi UV, nell’esperimento con gli evidenziatori. La differenza è che la fluorescenza quando viene illuminata resta anche alcuni secondi dopo, invece la fosforescenza sparisce all’istante. La birifrangenza invece è la proprietà di raddoppiare o neutralizzare un raggio di luce attraverso alcuni minerali come il quarzo.

Nel terzo laboratorio Marco, ci ha spiegato come misurare il vento, la temperatura e l’umidità: il vento con l’anemometro, la temperatura con il termometro e l’umidità con l’igrometro. Lo abbiamo fatto nella sala principale e nella galleria del vento, osservando le differenze. 

Nel quarto laboratorio con Serena abbiamo visto molti minerali che erano registrati su una tabella dal più morbido al più duro; abbiamo provato a rigarli prima con le unghie e poi con un coltellino. Serena ha anche provato a versare dell’acido sui vari minerali per farci vedere la loro reazione; così abbiamo scoperto la tabella della durezza dei minerali. Fare i laboratori in miniera è stato veramente molto interessante e ci siamo proprio divertiti.

Questa visita aveva lo scopo di farci capire quanto erano importanti le nostre miniere dai Romani fino agli anni 80 del secolo scorso e quanto lo siano anche oggi per far conoscere le caratteristiche del territorio di Dossena .Invitiamo perciò tutti a venirci a trovare. È stato molto bello collaborare con gli esperti di Bergamo Scienza che ringraziamo di cuore, insieme al sindaco, all’ Amministrazione Comunale e ai Volontari Ancora un grazie speciale al gruppo dei Geologi e ai Ragazzi del Liceo Mascheroni con la nostra coetanea Sara, che ci hanno stupito per le loro conoscenze, le loro spiegazioni e per come ci hanno coinvolto e guidato negli esperimenti.

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