A Cepino la didattica si fa ”a cielo aperto”: l’iniziativa dell’Istituto ”Maria Consolatrice”

Una didattica nuova ed inesplorata che ben si affianca a quella tradizionale quest'anno incasellata da banchi distanziati e mascherine: le classi disporranno di una stanza a ''cielo aperto'' con spazi didattici condivisi.
24 Settembre 2020

Chi, seduto sulla dura sedia legnosa di un banco scolastico, non ha mai sognato di poter fare lezione all'aria aperta, sotto i caldi raggi del sole? Per i bambini e i ragazzi delle elementari e medie dell'Istituto Scolastico “Maria Consolatrice – Opera Sant'Alessandro” di Cepino di Sant'Omobono Terme tutto ciò è una realtà, grazie a delle vere e proprie “aule a cielo aperto”.

Una didattica nuova ed inesplorata che ben si affianca a quella tradizionale quest'anno incasellata da banchi distanziati e mascherine. La scuola di Cepino, inoltre, risulta particolarmente adatta all'esperienza, grazie soprattutto alla presenza di boschi e di una pineta tutt'attorno all'edificio, che rendono piacevoli le attività didattiche all'aria aperta e permettono il necessario distanziamento senza però il limite di quattro mura.

“Questa strategia educativa – sottolineano soddisfatti il vicepreside dell’istituto scolastico Francesco Salvador e l’insegnante di lettere, Jenny Locatelli, intervistati da Il Giorno – permette di trasferire il fare scuola negli spazi esterni, focalizzando l’esperienza di apprendimento sulla pedagogia attiva e su una serie di attività pratiche da svolgersi a pieno contatto con la natura”.

Gli studenti dell'Istituto hanno a disposizione due aule all'interno della scuola destinate alla didattica “tradizionale”, l'accoglienza e le attività destrutturare, e una stanza a cielo aperto con alcuni spazi didattici condivisi. “Agorà di Socrate” è un'area dedicata al dialogo, storytelling e musica, mentre all'”Isola di Mendel” si studieranno le attività scientifico-matematiche, come l'orto per gli studi della genetica o gli esperimenti di fisica elementare, infine nell'area attrezzata “Terra di Robinson Crusoe” sarà possibile avventurarsi e scoprire il mondo attraverso esperienze ludico-motorie.

“Ovviamente – proseguono Salvador e Locatelli – la didattica all’aperto, che è stata accolta con favore dalle famiglie dei nostri alunni, sarà affiancata da stili educativi più tradizionali, ma non per questo meno efficaci. Abbiamo deciso di ripartire, dopo lo stop imposto alle lezioni dalla pandemia, dalla terra, dagli alberi e dalle radici, per poter ricominciare a fiorire”.

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