A S.Omobono arriva la casa di riposo: 80 posti e ambulatori per i cittadini. Inizio lavori in autunno

La nuova casa di riposo sorgerà nel Comune di Sant'Omobono Terme, in località Ponte Pietra, e ospiterà fino ad 80 anziani.
4 Marzo 2020

Sarà una struttura moderna e realizzata per avere il meno impatto possibile dal punto di vista ambientale”: così il sindaco di Sant'Omobono Terme, Ivo Sauro Manzoni, descrive la futura casa di riposo che sorgerà nel territorio del Comune, su un'area di circa 18 mila metri quadrati in località Ponte Pietra, all'inizio di via Pascoli. La struttura, ancora in fase di progettazione, ospiterà 80 posti letto con la possibilità di inserire anche ambulatori e centro di analisi e prelievi aperto alla cittadinanza, oltre che una palestra per la riabilitazione.

L'idea di una RSA (Residenza Sanitaria Anziani) nel Comune di Sant'Omobono non giunge completamente nuova: se ne parlava già nel 2009 con l'Amministrazione comunale di allora guidata sempre dal sindaco Manzoni, rieletto lo scorso anno. Il primo cittadino ha scelto di inserire la proposta nel programma elettorale. “Uno dei principali motivi per cui mi sono ricandidato come sindaco di Sant'Omobono Terme è, appunto, per far ripartire il progetto della Rsa, ormai abbandonato” spiega il sindaco.

La futura RSA – che verrà realizzata e gestita dalla società Sant'Omobono Srl con sede a Milano – sarà la prima nel territorio della media-alta Valle Imagna ( ad Almenno San Salvatore è presente la RSA di Fondazione Rota). “Una risorsa economica importante non solo per Sant'Omobono, ma per tutta la Valle – aggiunge il sindaco – I nostri anziani sono una preziosa risorsa culturale: la casa di riposo nasce anche per seguirli al meglio e dar loro uno spazio che sia vicino al territorio. Un vantaggio anche per le famiglie, che evitano il disagio di doversi spostare troppo lontano”. Una proposta che si rivelerà positiva anche per l'economia della valle, aprendo nuovi posti di lavoro nelle diverse mansioni – dall'assistenza agli anziani, alle mense e lavanderia.

La struttura è ancora in fase di progettazione: ad occuparsene sono gli studi associati bresciani degli architetti Loda e Cartella e del geometra Begotti, che hanno in programma di presentare il progetto esecutivo entro giugno. La bozza di progetto prevede una struttura ampia e moderna, a forma di boomerang istituita su tre piani con giardini pensili. L'edificio è studiato per seguire l'andamento del terreno, in modo da mantenere un basso impatto ambientale.

La nuova RSA non prevede, inizialmente, una convenzione con Regione Lombardia. “La Rsa offrirà 80 posti, il 30% dei quali saranno dedicati ai pazienti malati di Alzheimer, che avranno un piano dedicato – spiega il sindaco Manzoni – Stiamo valutando l'idea di realizzare anche ambulatori e laboratori di analisi per persone esterne alla struttura, mettendola così anche a disposizione della cittadinanza. Un'altra idea è quella di inserire una palestra per la riabilitazione”.

Le tempistiche di realizzazione del progetto non sono ancora certe. “Speriamo il più velocemente possibile, ovviamente essendo un terreno montano ci sono diversi vincoli – precisa il primo cittadino – La nostra speranza è per settembre oppure ottobre di partire con i lavori. Per la progettazione ci vorranno almeno sei mesi, al termine dei quali si istituirà un bando per cercare imprese e far partire il cantiere. Noi, come Amministrazione comunale, ci siamo messi a disposizione per appoggiarne la progettazione con le autorizzazioni del caso. Ma è un progetto comunque gestito da privati”.

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