Battista Marchesi: ecco chi è il ”Forrest Gump” di Sedrina – L’intervista

Battista Marchesi è un po’ come un supereroe che, in barba alla carta d’identità, alla fatica e alla solitudine del sacrificio, tira fuori un carisma e una forza di volontà da far impallidire un adolescente.
2 Settembre 2017

Per uno che come me appartiene a quella categoria di persone che si stanca solo stando comodamente seduto sul divano a guardare lo sport in tv, raccontare l’ennesima impresa del bisnonno sedrinese, Battista Marchesi, detto “Tista”, è un po’ come parlare di un personaggio dei fumetti, sì, di un superoroe che, in barba alla carta d’identità (75 anni), alla fatica e alla solitudine del sacrificio, tira fuori un carisma e una forza di volontà da far impallidire numerosi adolescenti.

Mai nessuno era stato capace di attraversare il Canada da Vancouver fino alla Contea di Halifax, la bellezza di 6471 km percorsi in meno di tre mesi tra le più disparate condizioni climatiche, circa settatacinque km al giorno. Esatto: settancinque proprio come gli anni del runner brembano.

Lanciarsi di corsa attraverso le Montagne Rocciose e le Cascate del Niagara fino a raggiungere il traguardo di Halifax, che tipo di esperienza è stata?

E’ stato tutto meravigliosamente bello, bello e massacrante, ma di questo ne ero pienamente cosciente ancor prima di partire. Sicuramente non sono andato in Canada a fare le ferie ed ero consapevole della fatica che avrei fatto, ma il sentirsi libero e il poter godere a pieno di certi paesaggi sono stati per me una degna ricompensa.

Non nuovo a questo tipo di imprese Battista Marchesi è anche stato capace di compiere sempre di corsa la Sedrina-Capo Nord 4.028 km e lo stupefacente coast to coast da Miami a Portland 5.502 km, senza dimenticare il record dei 19.100 km percorsi in 239 giorni sulle strade della Valle Camonica. Ma quale è la molla che la spinge a compiere imprese di questa straordinaria portata?

Che cosa mi spinga a fare quello faccio sinceramente non lo so, e non lo so perché preferisco sempre agire d’istinto e lasciarmi guidare dalla mia passione per la corsa, passione che è in me fin dalla mia giovinezza

Sempre supportato da sua moglie Bruna, dai suoi figli Roberto e Filippo e dai quattro nipoti (da qualche mese è anche bisnonno). Battista, quanto è importante la famiglia ?

La famiglia è tutto ciò di cui un uomo ha bisogno, loro mi hanno sempre supportato e sopportato, anche se ogni tanto si sente qualcuno che mi chiede di smetterla e di appendere al chiodo le scarpe. Poi tutto passa. Loro sono consapevoli che la corsa e lo sport sono la mia vita e mi stanno vicini

La famiglia, gli allenamenti lo sport ma so bene che lei dedica anche parte della sua giornata al lavoro.

Sì, mi occupo da sempre di un bar, il Caffè del Viale di Dalmine insieme ai miei figli Roberto e Filippo. E questa è un’altra di quelle cose che mi rende vivo e mi da la tranquillità per affrontare al meglio le mie imprese

Davvero un personaggio straordinario, Battista Marchesi, ma ci sveli alcuni dei suoi segreti per tutti quelli che nei prossimi giorni proveranno ad emulare i suoi record: come si allena e come si alimenta?

In situazioni normali, senza nessuna prova da superare, mi alleno circa quattro volte alla settimana percorrendo di media circa venti-trenta km ad uscita, mentre per quanto riguarda l’alimentazione non ho divieti, mangio sano, mangio di tutto e mangio con intelligenza

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Se ho ben capito quindi lei e anche medico e allenatore di se stesso?

Effettivamente alla mia età ormai ho imparato a conoscere il mio corpo e a capire ogni suo minimo segnale. Con il tempo ho imparato a dosarmi e soprattutto cosa strana detta da chi ha fatto tanta strada sempre correndo a conoscere i miei limiti.

Come un moderno Forrest Gump, vivendo la sua vita sempre di corsa ora che è comodamente seduto sul divano di casa sua cosa è che le resterà nell’anima di questi tre mesi canadesi?

Al di là del record e di esser stato il primo uomo ad aver attraversato il Canada di corsa, tutte cose straordinarie ma che poi passano, quello che mi porterò sempre dentro è l’affetto della gente che ho incontrato e l’amicizia delle persone che, complice l’aiuto dei social, mi sono sempre state vicino

Quale sarà la sua prossima avventura?

No, adesso è davvero troppo presto per pensare a qualcosa di nuovo, ora devo ricaricare le batterie e poi chissà quello che mi riserverà il futuro

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