Coppa Italia: Atalanta ferma al palo, brinda la Juve con rigore dubbio

Niente da fare per l'Atalanta, che nel ritorno della semifinale di Coppa Italia vede infrangersi il sogno della finale. Onore ai nerazzurri che hanno giocato le proprie carte e confermato un'anemia offensiva ormai conclamata.
28 Febbraio 2018

Niente da fare per l'Atalanta, che nel ritorno della semifinale di Coppa Italia vede infrangersi il sogno della finale. Vittoria di misura come all'andata per i bianconeri, ma onore ai nerazzurri che hanno giocato le proprie carte e confermato un'anemia offensiva ormai conclamata. 

Al via Gasperini conferma la squadra titolare schierata nella doppia sfida con il Borussia Dortmund, con l'unica variabile di Mancini (preferito a Palomino) al posto dello squalificato Toloi. Allegri, costretto a rinunciare in avanti ad Higuain e Bernardeschi, tiene Dybala in panchina, anche in vista delle importanti sfide che nei prossimi giorni vedranno i bianconeri affrontare la Lazio in campionato ed il Tottenham nel ritorno di Champions League. Gasperini per pungere si affida alla coppia Gomez ed Ilicic, protagonisti opposti (l'uno per un errore decisivo, l'altro per la doppietta dell'andata) della sfida di Europa League. Assente Petagna, l'alternativa in panca è l'ariete Cornelius.

In apertura l'Atalanta tenta il break riuscito alla Juventus nell'incontro di andata, con il gol decisivo segnato in apertura dal Pipita Higuain. I pericoli per la porta di Buffon arrivano però col contagocce e se si esclude un tiro (debole) di Gomez da due passi su imbeccata di Ilicic, il taccuino registra un contropiede non finalizzato da Spinazzola. Sull'altro fronte, dopo l'ammonizione di Chiellini (al limite del rosso, verificato senza esito dal Var), un ottimo spunto di “caterpillar” Mandzukic che si libera di forza al tiro, ma trova Berisha reattivo e in piedi sino all'ultimo.

Sul finire della prima frazione di gioco cartellino giallo anche per Gomez (fallo su Lichsteiner che l'aveva anticipato in area) e Pjanic, dopo una plateale simulazione in area su pressione di Mancini. Nella ripresa la Juventus appare più concreta, con Marchisio due volte al tiro (bene Berisha sul primo diagonale). L'occasione incredibile tocca però ai neroazzurri, con Gomez che sfrutta un'incertezza a metà campo di Benatia e calcia da 40 metri verso la porta. Buffon è superato, ma la parabola arcuata si infrange incredibilmente sul palo.

Poco dopo uno spunto al limite dell'area pareggia i conti, dato che il tiro finisce sulla traversa a Berisha battuto. Al 75esimo l'episodio che cambia la partita e chiude il discorso qualificazione. Su un cross da sinistra l'arbitro vede un fallo di Mancini su Matuidi in un contrasto apparso ruvido, ma corretto, a centro area. È rigore. Al tiro – senza verifica Var del direttore di gara Fabbri – va Pjanic che fredda Berisha.

Disordinato e senza esito l'assalto finale dell'Atalanta, con Gasperini che getta nella mischia oltre al già subentrato Cornelius, anche Rizzo e Barrow. Cartellini gialli per Mandzukic, Matuidi, Alex Sandro e Masiello e tanto rammarico per i nerazzurri. Ora testa al campionato, dove incombe lo scontro diretto per l'Europa con la Sampdoria. Sfumata la finale di Coppa Italia, sarà proprio il campionato a proporre tante finali. A Torino la rivincita sarà invece il 14 marzo alle 18, con il recupero dell'incontro rinviato domenica per neve. Il rush finale è solo all'inizio.

(Fonte immagine AFP)

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