Coprifuoco in Lombardia, Salvini frena la misura ma la Regione rassicura: ”Nessuno stop”

L'ordinanza dovrebbe prendere il via a partire da domani sera. Dietro a questo rallentamento ci sarebbe il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha chiesto un confronto con Fontana.
21 Ottobre 2020

Dalla serata di domani, giovedì 22 ottobre, dovrebbe scattare in tutta la Lombardia il coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino e la chiusura delle medie e grandi aree commerciali. Eppure, ad oggi, l'ordinanza effettiva ancora non c'è: dietro a questo rallentamento ci sarebbero il leader della Lega Matteo Salvini e alcuni esponenti lombardi di Fratelli d'Italia. Nella giornata di ieri, al termine del vertice con gli esponenti del centrodestra, Salvini avrebbe infatti dichiarato: “Le misure in Lombardia? Ho una riunione ora con gli assessori, consiglieri e il governatore Fontana e capire perché. Perché a me piace capire le cose”.

La Regione ha fatto sapere però di aver lavorato fino a tarda serata con il ministro della Salute, Roberto Speranza, per impostare la parte di competenza ministeriale della nuova ordinanza. Il leader della Lega, però, aveva annunciato di voler convocare una riunione con il presidente e gli assessori, per un “faccia a faccia” che avrebbe di fatto rallentato la pubblicazione delle nuove misure, che ora attendono soltanto una firma del ministro Speranza, a sua volta in attesa di un cenno di Fontana, per essere completamente effettive.

Fonti da Palazzo Lombardia hanno annunciato che l'ordinanza “uscirà oggi (21 ottobre, ndr) come previsto”, smentendo anche una possibile frenata da parte di Salvini: “non c'è stato alcun rallentamento imposto dal leader della Lega Matteo Salvini” sottolineano. Le prime polemiche alla reazione del leader leghista, però, si sono già fatte sentire. “Penso che il provvedimento arriverà per la mattinata di oggi, così ci aveva promesso il presidente Fontana – è la replica di Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, a Rtl 102.5 – del resto il comitato scientifico era stato molto chiaro, dicendo che nei prossimi 15 giorni avremo in Lombardia 600 persone in terapia intensiva e 4.000 ricoverate per Covid, numeri confrontabili con la prima parte di marzo”.

La situazione è preoccupante e serve coraggio in questo momento – ha proseguito – Ho letto anche io che il presidente Fontana sarebbe stato preso per le orecchie da Salvini, che si sarebbe arrabbiato per questa decisione che contraddice le sue precedenti posizioni. Io spero che Fontana mantenga la posizione che ha condiviso con tutti i sindaci, secondo me è un valore che in questa fase le istituzioni si parlino e condividano le decisioni e spero che non siano delle scelte di parte di un partito a modificarle, perché qua si sta parlando della salute dei cittadini e non c'è modo di arretrare rispetto alla nostra responsabilità”.

La nuova misura di Regione Lombardia introdurrà un coprifuoco dalle 23 alle 5, fascia oraria in cui sarà necessario avere un'autocertificazione per eventuali spostamenti che dovranno essere solamente per lavoro o comprovata urgenza. Con l'ordinanza dovrebbe arrivare, inoltre, anche la chiusura nelle giornate di sabato e domenica della media e grande distribuzione commerciale, tranne che per gli esercizi di generi alimentari e di prima necessità. Intanto, secondo quanto si apprende dal ministero degli Affari Regionali, il governo è al lavoro ad un protocollo sulle linee guida, che fissino le regole comuni da seguire per le misure contenute nelle varie strette anti-contagio decise dalle singole regioni.

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