Coronavirus, la quarantena abbassa il livello d’inquinamento in Lombardia

Durante la scorsa settimana si è registrata una riduzione della concentrazione di Pm10 nell'aria
4 Marzo 2020

Cambiano le abitudini, diminuisce il traffico e, quindi, cala anche il livello d’inquinamento. È un effetto collaterale dell’epidemia di coronavirus: le misure adottate per arginare la diffusione del virus hanno infatti contribuito ad abbassare la quantità di Pm10 presente nell’aria in Lombardia. Si tratta di una situazione già rilevata in Cina, dove l’inquinamento si è notevolmente ridotto in seguito alla quarantena adottata in diverse aree del paese.

Come spiega Guido Lanzani, responsabile ARPA Lombardia, a Business Insider Italia “Il cambiamento del livello di Pm10 è in parte dovuto alle condizioni meteorologiche, ma è anche stato causato da un minor inquinamento prodotto dall’uomo”.

Una riduzione che ha cause innanzitutto naturali. “Il vento e poi ancora le perturbazioni degli ultimi giorni hanno comportato un ricambio della massa d’aria; condizioni diverse rispetto a quelle di gennaio, che hanno invece favorito il ristagno degli inquinanti”. Accanto al meteo, ecco il fattore umano. “Il calo del traffico e la minore attività produttiva hanno sicuramente avuto un impatto sulla qualità dell’aria”.

Tesi supportata dai dati forniti dalle stazioni dell’ARPA. Dal 25 febbraio al 2 marzo, infatti, si registra una diminuzione della concentrazione di Pm10, che passa da un range di 50-100μg/m3 a circa 0-20μg/m3, un livello molto inferiore.

Tuttavia, aggiunge Lanzani, “Non è semplice spiegare nel dettaglio questo fenomeno. Innanzitutto, perché l’intervallo di tempo considerato, di circa 7 giorni, è troppo breve e non abbiamo tutti i dati necessari per valutare in quali quantità i diversi fattori abbiano contribuito a questo miglioramento della qualità dell’aria.” Nonostante ciò “possiamo dire che non dipende soltanto da condizioni atmosferiche favorevoli alla dispersione degli inquinanti”.

Ad esempio, nell’area di Codogno, la media di Pm10 presente è rimasta alta anche nei giorni successivo al 25 febbraio, decrescendo lentamente insieme a quella di tutta la Lombardia. Un quadro più chiaro emergerà senz’altro nei prossimi giorni, con l’analisi dei nuovi dati in relazione al prolungamento delle misure di contenimento del contagio.

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