Il Valle Imagna vuole la seconda categoria, ma i protagonisti saranno i ragazzi della valle

È un Valle Imagna diverso, rinato, molto più attento a valorizzare il 'materiale umano' di casa, con 200 giovani pronti a conquistarsi la prima squadra. E ad allenarsi c'è anche un certo Stefano Salandra.
14 Settembre 2018

È un Valle Imagna diverso, rinato, molto più attento a valorizzare il “materiale umano” di casa (mentalità diametralmente opposta rispetto ad una quindicina di anni fa) quello che ci presenta il direttore generale Simon Locatelli, al quarto anno nella dirigenza capitanata dal presidente Stefano Locatelli

“La nostra politica – spiega il dirigente Simon Locatelli –  è di riportare al Valle Imagna i giocatori della nostra valle. Quest'anno nella rosa della prima squadra, ad eccezione di Davide Malvestiti di Presezzo, ci sono solo ragazzi della valle. E sono soprattutto giovani. Tra i nuovi arrivi ci sono, infatti, l'ex Thomas Invernizzi dal Berbenno, Alessandro Frosio, l'anno scorso al Villa d'Almè – Valle Brembana, e poi tre ragazzi che vengono da un'esperienza nel calcio a 7 (realtà molto forte in Valle Imagna) Luca Personeni, Stefano Personeni e Pierre Dazzan. Tutti passati da noi definitivamente: non ci interessano i prestitiAbbiamo poi due juniores saliti in prima squadra: Simone Rodeschini e Fabio Personeni. Insomma – prosegue Locatelli – una linea verde, ma non manca qualche giocatore più esperto a fare da chioccia ai giovani, come Manuel Ferraroli, Oscar Cortinovis e Marco Previtali”. 

Sempre nel solco della filosofia di valorizzazione dei giovani (o meno giovani) calciatori valdimagnini, a rimettere gli scarpini (ora solo per allenarsi, poi chissà) c'è anche un certo Stefano Salandra di Capizzone, una vera e propria leggenda del calcio dilettantistico orobico con tante presenze – e tanti goal – in serie D.

Giganti del passato, ma soprattutto una vera e propria “cantera” valdimagnina per sognare un futuro altrettanto gigante: “Quando siamo subentrati alla vecchia dirigenza c'erano solo quattro squadre, e ora, dopo tre anni e mezzo di lavoro – racconta un orgoglioso Locatelli – ne abbiamo ben dieci. Dalle classi 2010 a 2005 abbiamo squadre con annate pure, poi i giovanissimi classe 2003-04, gli allievi classe 2002, gli Juniores e la prima squadra. E non dimentichiamoci la scuola calcio: una quarantina di bambini spalmati su quattro annate. Siamo passati da una sessantina di atleti ad oltre duecento. Il futuro? Vogliamo che la prima squadra salga di categoria, ma, ripeto, lo vogliamo fare con i ragazzi della nostra valle”.

In panchina Flavio Brena, l'anno scorso agli Juniores e due anni fa agli Allievi. Uno che di giovani se ne intende, ma anche di promozioni: nel suo curriculum c'è in fatti una promozione dalla terza alla seconda con il Locate, e anche un'esperienza in seconda a Pontida. “L'obiettivo – spiega Brena – è sicuramente quello di centrare i playoff, e magari, con un pizzico di fortuna, riuscire a vincere il campionato. La società ha lavorato molto bene con il settore giovanile in questi anni, ora però tocca alla prima squadra dimostrare quanto di bene fatto compiendo il tanto atteso salto di qualità. Forse ci vorrà più tempo del previsto, ma la società sta lavorando bene e i risultati arriveranno”.

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