E’ stato bello rivedersi e piacevole rispolverare i ricordi della vita scolastica lasciata alle spalle. Sta qui il senso della super rimpatriata tra ex alunni dell’Ipssar di San Pellegrino Terme, l’istituto professionale di Stato per i servizi alberghieri e la ristorazione, un presidio scolastico che rappresenta un vanto educativo e formativo del territorio vallare.
In un centinaio hanno festeggiato, nei giorni scorsi, all’Evolution Cafè, il locale trendy a Paladina a lato della Villa d’Almè-Dalmine. Il tutto è stato organizzato dall’associazione “ex alunni” costituita nel settembre 2016 con la finalità preminente di riunire coloro che hanno frequentato l’istituto. Il fulcro propositivo dell’associazione è Alessandra Manzoni. “Cerchiamo – ha spiegato – di favorire la creazione di rapporti con persone che, dopo la scuola, si sono realizzate nei diversi campi professionali o nel vasto mondo della cultura e della società. Promuoviamo iniziative culturali, ricreative, sportive, dibattiti, convegni, viaggi, anche istituendo premi e borse di studio. E, infine, affianchiamo l’attività scolastica istituzionale, con incontri, conferenze, mostre, pubblicazioni, cene e serate a tema. C’è la volontà di realizzare un proficuo scambio di esperienze tra il mondo del lavoro e la scuola”.
Si tratta di occasioni per stare insieme dove l’elemento più coinvolgente si declina con il desiderio di ritrovarsi e immergersi in una sorta di stargate temporale all’indietro nel tempo di qualche anno. Guest star della serata è stata la docente di letteratura Rosalinda Grieco che ha raggiunto la pensione. All’Ipssar, dal 1998, ha dato lezioni di italiano. “Sono stati anni belli – ha ricordato la professoressa – I ragazzi e le ragazze dell’alberghiero non sono “facili”, bisogna saperli conquistare. Ma una volta conquistati ci lavori che è una meraviglia”. I suoi ex alunni le hanno offerto la cena rivivendo, nei racconti di ognuno, le esperienze più intense. “La soddisfazione più grande che ho ricavato dalla scuola – ha concluso la professoressa – è che molti si sono fatti vivi dopo il periodo scolastico mantenendo vivo un rapporto umano”.