Durante il tradizionale mercato del mercoledì mattina a Serina, in una delle tantissime bancarelle venivano vendute – come se nulla fosse – mascherine anti-Covid fasciste, che riportano simboli e frasi di Benito Mussolini. C'è un po' tutto il repertorio: “Italia si nasce, non si diventa” a “Credere, obbedire, combattere” fino a “Meglio vivere un giorno da leone che 100 da pecora”.
A notare le mascherine che inneggiano alla dittatura fascista (a fianco di tantissime altre decisamente più innocue che riportano, ad esempio, i loghi di popolari brand sportivi) due residenti, che hanno prontamente segnalato il fatto all'Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) che in merito all'accaduto ha dichiarato:
“Sfruttare l’emergenza sanitaria Covid-19 per fabbricare e vendere dispositivi di protezione individuale con evidenti contenuti di propaganda fascista è qualcosa di disgustoso, oltre che illegale – dichiara a Bergamonews Mauro Magistrati, presidente di Anpi Bergamo -. L’apologia di fascismo è un reato e tale deve essere considerato. Ci auguriamo che le autorità preposte vigilino perché sui mercati comunali delle nostre vallate, luoghi di incontro e di socialità pur in momenti difficili come questo, siano denunciate e perseguite azioni come questa che calpestano la nostra Costituzione e infangano la memoria della Resistenza partigiana”.
Amaro anche il commento del sindaco, Giorgio Cavagna, che ai microfoni de Il Corriere della Sera commenta: “Peccato non averlo saputo subito, sarei intervenuto immediatamente. Non li avevamo mai visti prima, devono avere aspettato appositamente l’ultimo mercato dell’anno: da qui in poi ne faremo solo di mensili e dedicati a biancheria o dolciumi. Queste sono cose che non possono esistere, non è possibile non dico inneggiare ma nemmeno diffondere simboli di una dittatura.
Non c’erano mai arrivate segnalazioni di questo tipo – prosegue il primo cittadino -, d’ora in poi vigileremo. È una cosa che non sopporto a livello politico ma anche personale, visto che mio padre ha trascorso due anni in campo di concentramento”.