Oltre 2.500 ore di assistenza sanitaria estiva in 21 Comuni, anche in Valle Brembana e Imagna

Più di 2.500 ore di assistenza sanitaria estiva per le località turistiche bergamasche, con l'obiettivo di garantire la copertura medica a 21 Comuni della Provincia di Bergamo, fra cui 2 in Valle Brembana e 1 in Valle Imagna.
6 Luglio 2021

Più di 2.500 ore di assistenza sanitaria estiva per le località turistiche bergamasche: è quanto approvato nell'ultima delibera, datata a lunedì 5 luglio, dalla Giunta Regionale, con l'obiettivo di garantire la copertura medica a 21 Comuni della Provincia di Bergamo, fra cui 2 in Valle Brembana e 1 in Valle Imagna.

Una delibera importante, per dare risposte concrete a esigenze crescenti – ha spiegato Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda -. Si parla spesso ultimamente della carenza di medici di base e l’attenzione alla medicina territoriale sarà assolutamente uno dei focus della revisione attualmente in corso della Legge Regionale 23. Da donna di montagna conosco bene quanto sia difficile oggi ‘sopravvivere’ per tante realtà territoriali eccellenti ma fragili, che hanno bisogno di lavoro, infrastrutture, servizi”.

Nei giorni scorsi, alcuni sindaci avevano denunciato – appunto – l'assenza di un medico per i turisti a stagione estiva già avviata, con disagi non indifferenti soprattutto a fronte del grande afflusso turistico che coinvolge le valli bergamasche in questi mesi. Per la Provincia di Bergamo, quindi, sono previste 2.512 ore di attività nei mesi di luglio e agosto nei Comuni di Bossico, Lovere, Solto Collina, Ardesio, Castione della Presolana (Bratto Dorga), Cerete, Clusone, Colere, Fino del Monte, Gromo, Onore, Premolo, Rovetta, Schilpario, Selvino, Songavazzo, Valbondione, Vilminore di Scalve, Piazza Brembana, Serina, Sant’Omobono Terme.

 

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L'accesso al servizio ambulatoriale, dal momento che l'emergenza Covid-19 è ancora in corso, è organizzato in modo da essere disponibile solo previo triage telefonico; per gli assistiti che dichiarano presenza di sintomi influenzali o simili, saranno invece attivate le USCA. “Sono sempre stata convinta che il turismo possa essere uno dei modi per rilanciare la montagna lombarda, creando lavoro ed occupazione, conservando l’identità e le preziose tradizioni che altrimenti rischieremmo di perdere per sempre” ha aggiunto l’assessore regionale.

Abbiamo un patrimonio d’eccellenza, da non disperdere: bellezza naturale ed esperienze uniche, per rilassarsi, in totale sicurezza, specialmente dopo il tremendo periodo che abbiamo vissuto – ha concluso – Sappiamo che la richiesta di assistenza sanitaria per i turisti sarà ancora più significativa in quest’estate particolare e con questa delibera la Giunta Regionale continua a dimostrare attenzione ai territori e sostegno alla ripartenza del turismo”.

(Fonte: Bergamonews)

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