Pericolosità idraulica: anche la Valle Brembana a rischio alluvioni

È quanto emerge dal rapporto dedicato al dissesto idrogeologico da parte dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
16 Ottobre 2019

I dati parlano chiaro: in provincia di Bergamo, nel 2018, le famiglie a rischio in aree a pericolosità idraulica erano il 15,4%, rispettivamente il 2,1% a rischio elevato, 4,1% a rischio medio e 9,2% rischio basso. È quanto emerge dal rapporto dedicato al dissesto idrogeologico da parte dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). In Lombardia, la percentuale media di territorio a rischio medio-alto di alluvioni si aggira al 17%.

Determinante in bergamasca la presenza di un complesso reticolo idrografico, che si sviluppa in diversi torrenti montani, cinque fiumi principali (fra cui il Brembo), due laghi naturali e alcuni artificiali, il tutto coronato da piogge abbondanti ormai ricorrenti a causa dei cambiamenti climatici. In montagna, inoltre, le alluvioni possono mostrarsi di grande intensità a causa della velocità di allagamento.

In Valle Brembana, è il Brembo a fare paura: i rischi di alluvione più elevati si riscontrano nella parte “alta”, interessando diversi Comuni. San Giovanni Bianco, San Pellegrino Terme, Zogno e Lenna – che presenta un'area di pericolosità medio-elevata del 6,4% – in particolar modo sono i paesi fra quelli più a rischio. Non è raro, infatti, che queste aree siano soggette a piene del fiume Brembo, specialmente dopo fenomeni temporaleschi prolungati, causando danni.

Recentemente, per far fronte ai problemi di dissesto idrogeologico, sono stati stanziati in Valle Brembana un totale di 1 milione e 500 mila euro di fondi statali, distribuiti fra i Comuni di San Pellegrino Terme, Branzi e Piazzatorre.

(Fonte immagine in evidenza: 3B Meteo)

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