Restyling stabilimento Sanpellegrino, posata la prima pietra: ‘sarà una fabbrica a misura d’uomo, con palestra e area per neo mamme’

Sarà una fabbrica a misura d’uomo, con una nuova mensa, nuovi uffici, una palestra e un’area dedicata alle neo mamme. Importante anche per attrarre turisti (sarà visitabile) e attenta alla sostenibilità.
27 Settembre 2019

Sanpellegrino guarda al futuro. È questo il messaggio lanciato oggi, 27 settembre, in occasione della posa della prima pietra della Flagship Factory. Durante l’intera giornata, dedicata ai 120 anni di storia di Sanpellegrino,  La conferenza stampa delle ore 13,30, tenutasi presso il teatro del Casinò gremito per l’occasione, vede la presenza delle personalità più importanti di Sanpellegrino e delle istituzioni locali. Apre le danze Duccio Sbriglione, direttore dello stabilimento, che chiama sul palco Federico Sarzi Braga, AD di Sanpellegirno. 

Le parole chiave del suo discorso sono i tre valori che saranno alla base della nuova fabbrica: Persone, Territorio e Sostenibilità. “La Fabbrica del Futuro deve aderire ai valori creati insieme, riconoscendo il valore sociale del business. Sarà una fabbrica a misura d’uomo, con una nuova mensa, nuovi uffici, una palestra e un’area dedicata alle neo mamme. Vogliamo che la comunità locale si senta rappresentata dal progetto, puntiamo molto sulla logistica, ci sarà un nuovo ponte e una nuova rotonda, per evitare il traffico. Inoltre, la nuova fabbrica potrà attrarre turisti, sarà aperta in totale trasparenza per far immergere i visitatori nella cultura produttiva. Anche l’aspetto della sostenibilità è fondamentale: si aggiungeranno pannelli solari, l’energia che utilizziamo già proviene, al 100%, da fonti rinnovabili. A partire da gennaio, tutti i nostri mezzi saranno alimentati a gas.”

Sul palco sale poi Peter Hagmann, vice presidente Senior di Nestlé Waters che definisce “un gioiello” il brand Sanpellegrino, in grado di spiccare su tutti gli altri. La nuova Flagship Factory punterà innanzitutto sulla produttività, con l'obiettivo di realizzare, una volta finiti i lavori, due miliardi di bottiglie l’anno. Non solo, una larga parte del progetto riguarderà l’ingegneria civile, con l’obiettivo di realizzare un’opera funzionale per tutti, un regalo per la comunità.

L’uomo che ha disegnato questo regalo è Bjarke Ingels, archistar danese a capo dello studio BIG e ospite d’onore dell’evento. A lui è affidata il racconto della genesi del progetto, partendo dai suoi concetti fondamentali. “La fabbrica sarà immersa nella Natura, tra le montagne, proprio accanto al fiume Brembo. Questo elemento si combina con il retaggio e l’eredità di San Pellegrino, con l’italianità manifestata nell’arte, nel carattere stesso. La fabbrica deve lasciar emergere le caratteristiche della valle: i portici, gli archi, le gallerie. Ci siamo chiesti: e se la fabbrica fosse la controparte “acquatica” di una cantina di vini? Sarà un luogo luminoso, arioso e invitante, che attrarrà le persone”.

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L'archistar Bjarke Ingels

Il tema dell’arco verrà mantenuto lungo tutto il perimetro del corpo di fabbrica, fino all’ingresso. Da qui entreranno anche i visitatori, ai quali sarà data l’opportunità di osservare da vicino il processo produttivo, nell’ottica della totale trasparenza. Ingels lo definisce “il tempio dove si celebrerà la qualità dell’acqua. Sarà come se fosse sempre stata lì”. Del resto, i numeri indicano uno grande sforzo da parte di Sanpellegrino: circa 90 milioni di euro investiti, i lavori dureranno tre anni (fine lavori prevista per il 2022) e la produzione non si fermerà mai. L’obiettivo è di arrivare a produrre l’incredibile cifra di due miliardi di bottiglie all’anno. 

Prende la parola anche Claudia Maria Terzi, Assessore regionale alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile. Le sue parole esprimono grande apprezzamento per il progetto, realizzato “da un’impresa che ha deciso di fare impresa in modo intelligente, prestando cioè la massima attenzione ai lavoratori”. Tutta la valle avrà benefici, sottolinea l’assessore: il progetto si connette anche alla questione della variante di Zogno, per cui è stata realizzata la consegna dei lavori che partiranno nei prossimi giorni; “per la Valle Brembana inizia una nuova era, sarà tutto molto più semplice”.

Terminata la conferenza stampa, è il turno delle cerimonia della posa. Lo stabilimento in località Ruspino si anima, i flash scattano per immortalare il momento in cui viene posato il primo mattone della nuova costruzione. Lo stabilimento, ora, è ufficialmente pronto a entrare nel futuro. Le intenzioni di San Pellegrino sono chiare: scrivere altri 120 di storia.

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