S.Pellegrino, funicolare pronta da due anni ma la burocrazia rallenta. Forse il via ad agosto

A “legare” ai suoi binari la funicolare di San Pellegrino Terme è la burocrazia fatta di autorizzazioni, assicurazioni e difficoltose ricerche di personale, unita all'emergenza sanitaria che ha – di fatto – rallentato sensibilmente il taglio del nastro.
16 Luglio 2021

Ormai da due anni è pronta a partire per il suo primo viaggio dopo un completo ripristino e uno stop lungo oltre trent'anni. Ma a “legare” ai suoi binari la funicolare di San Pellegrino Terme, che dal centro paese collega la località Vetta, è la burocrazia fatta di autorizzazioni, assicurazioni e difficoltose ricerche di personale, unita all'emergenza sanitaria che ha – di fatto – rallentato sensibilmente il taglio del nastro.

Dopo essere stata completamente rimessa a nuovo dalla Leitner di Bolzano grazie ad un finanziamento di quasi 5 milioni di euro di Regione Lombardia, l'impianto comunale è stato affidato in gestione (per il primo anno si pensava ad una soluzione sperimentale) ad una società di Santa Brigida, che aveva tutte le intenzioni di aprire per il periodo estivo, da giugno ad ottobre, ma che si è trovata di fronte ad una serie di ostacoli di carattere burocratico, accentuati dalla tragedia alla funivia del Mottarone che ha reso ancora più rigidi i controlli.

“L’anno scorso tutto si era bloccato causa pandemia, ma quest’estate speravamo proprio di riuscire a inaugurarla – ha spiegato il sindaco di San Pellegrino, Vittorio Milesi, intervistato da L'Eco di Bergamo –. I tempi si sono allungati nell’assegnazione della gestione, ora ci sono altre rallentamenti dovuti all’assicurazione dei gestori, poi dovremo chiedere l’ok al ministero dei Trasporti e alla Comunità Montana. La tragedia del Mottarone ha avuto l’effetto di irrigidire l’iter”.

 

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L'auspicio, fa sapere il primo cittadino, è di aprire almeno per agosto ma prima è necessario trovare un caposervizio dell'impianto che ad oggi ancora manca. Per svolgere questa professione, infatti, è necessaria una patente speciale e le figure a possederla sono poche. “Avevamo trovato un professionista con patentino rilasciato in Trentino-Alto Adige – ha spiegato il gestore Nicola Santi Ma all'Ustif della Lombardia non andava bene, perché doveva essere rilasciato in Lombardia. Ogni giorno salta fuori una sorpresa”.

A 31 anni dall'ultima corsa, la rinnovata funicolare vanta carrozze e rotaie nuove di zecca che corrono lungo un unico binario, raddoppiando a metà della salita, videosorvegliato e illuminato. Salita non indifferente, dal momento che il percorso si articola su poco più di 700 metri, con un dislivello di quasi 300 metri e un tempo di salita stimato a 210 secondi – poco più di tre minuti e mezzo – mentre la portata massima oraria è di 315 persone a carrozza.

A concludere il quadro è il Parco della Vetta, la zona di arrivo della funicolare, dove sono in corso i lavori per un grande spazio verde attrezzato per tutti i visitatori, con percorsi pedonali realizzati con trattamento fotoluminescente superficiale che andrà a sfruttare la luce solare per sostituire i lampioni e maxi scivoli, spazi e un anfiteatro per ospitare gli eventi. Non meno importante per il rilancio dell'area la riapertura dell'ex hotel Vetta, acquistato dal gruppo Zani di Dossena.

(Fonte: L'Eco di Bergamo)

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