Senza autorizzazioni, il rifugio Lo Scoiattolo di S.Simone andrà demolito (e ricostruito)

Dopo un indagine dei Carabinieri Forestali, era emersa l'abusività della struttura. Ora il Parco delle Orobie esclude qualsiasi possibilità di sanatoria. Problemi anche per il rifugio ''Il Camoscio''.
7 Giugno 2021

Era stato realizzato nel 2007 senza le necessarie autorizzazioni. E ora il rifugio-ristoro “Lo Scoiattolo” a San Simone di Valleve andrà demolito, con la possibilità di essere ricostruito a norma. La “sentenza” giunge dal Parco delle Orobie che, nella figura del presidente Yvan Caccia, ha dichiarato l'assenza di qualsiasi possibilità di sanatoria. La vicenda ha inizio qualche anno fa, quando i Carabinieri Forestali individuarono due costruzioni dedicate ad attività di bar-ristoro “realizzate in completa assenza e in difformità sostanziale rispetto al provvedimento autorizzativo” e cioè abusive e semi-abusive.

Una di queste è – appunto – il Rifugio “Lo Scoiattolo”, da tempo un punto di riferimento per il turismo della zona e diventato negli ultimi anni famoso per i suoi igloo realizzati durante il periodo invernale. La struttura era stata realizzata nel 2007 dalla Brembo Super Ski, società sciistica dei Comuni di Foppolo, Valleve e Carona, fallita nel 2017. Da allora il Rifugio è stato ri-venduto a Davide Midali, che ha di fatto acquistato quando l'abuso era già esistente.

Quando nel 2018 poi, dopo l'arresto dell'ex sindaco Santo Catteneo (ai tempi presidente di Brembo Super Ski), a Valleve era arrivato il commissario prefettizio Andrea Iannotta, già era emersa l'abusività della struttura. Tanto che lo stesso Iannotta aveva firmato un'ordinanza per la sua demolizione che – però – non è mai stata eseguita. Il motivo è da ricercarsi nel ritiro dell'ordinanza, avvenuto da parte dell'attuale sindaco Gianfranco Lazzarini dopo la sua elezione a settembre 2020. In ogni caso, per il Parco delle Orobie non è più possibile tornare indietro: il rifugio va demolito.

 

Non esistono condoni davanti ai vincoli paesaggistici – ha dichiarato Yvan Caccia, presidente del Parco, al Corriere – In linea generale, le autorizzazioni che il Parco rilascia sono identiche per il privato e per il pubblico. Non c'è distinzione e non dipendono dalle simpatie, ma da leggi stabilite dalla Regione. Il nostro compito è farle rispettare e in questo senso è preziosa la collaborazione con la Forestale, a cui giriamo le segnalazioni che riceviamo. Per il rifugio Lo Scoiattolo è stato avviato un iter autorizzativo con i nostri avvocati e il privato”.

Una volta effettuata la demolizione, il proprietario potrà ricostruirlo ricorrendo (ovviamente) ad un progetto che questa volta dovrà essere approvato da Comune, Parco delle Orobie e Sovrintendenza. Le strutture individuate, però, erano due: l'altra è il Rifugio “Il Camoscio”, ma si tratterebbe in questo caso di un abuso edilizio di minore entità. Anch'esso realizzato da Brembo Super Ski, è stato recentemente acquistato da Fulvio Berera di Foppolo, che assicura però di possedere tutte le autorizzazioni del caso. L'unico problema potrebbe essere rappresentato dall'ampliamento di una terrazza (effettuato per sopperire ad un cedimento strutturale), ma il proprietario si dice pronto a provvedere alla sua eventuale demolizione.

(Fonti: corriere.it | L'Eco di Bergamo)

(Fonte immagine in evidenza: turismovalleve.it)

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