Variante di San Sosimo, l’assessore Bolognini attacca la Provincia: ”per ora solo parole sui giornali”

Un lungo comunicato stampa da parte del Comune di Palazzago, a firma dell'Assessore alla Viabilità Andrea Bolognini, che ricostruisce la vicenda della variante di San Sosimo.
17 Luglio 2018

In redazione ci è arrivato un lungo comunicato stampa del Comune di Palazzago che attacca, senza troppi giri di parole, la Provincia di Bergamo. Oggetto di singolar tenzone: la variante di San Sosimo, opera viabilistica a carico della Provincia e la cui apertura è slittata diverse volte in questi anni.

Il documento, a firma dell'Assessore alla Viabilità di Palazzago Andrea Bolognini, ricostruisce i vari passaggi del progetto della variante e chiede (nuovamente) alla Provincia aggiornamenti in merito allo stato di avanzamento dei lavori relativi alla nuova viabilità di San Sosimo, un'opera viabilistica che consiste in una nuova rotatoria sulla S.P. 175 in zona San Sosimo e di un tratto stradale di 400 metri per il raccordo con la  S.P. ex S.S. 342 “Briantea. 

Ecco, di seguito, il comunicato stampa del Comune di Palazzago:

Il peccato originale è ultradecennale: risale a quando, sottoscrivendo l’accordo per la realizzazione della viabilità al servizio dell’operatore commerciale Virgilio S.p.A., gli attori, tutti, si dimenticarono di come funzionano le opere pubbliche nel nostro Paese. Infatti, invece di accordarsi per far completare i lavori previsti (Rotatorie di Mapello, di Prezzate, di Ambivere, di Barzana, bretella e rotatoria di San Sosimo) prima di concedere l’apertura de Il Continente, l’accordo venne preso in termini economici, cosa che in un Paese di furbi e spreconi è sempre una mossa sbagliata. E così l’operatore commerciale apre, chi primo arriva termina i propri lavori ed i soldi per l’ultima opera mancante non bastano più.

Per un po’, tutti, a parte il Comune di Palazzago che affannosamente rincorre finanziamenti per reperire le risorse necessarie, quasi si dimenticano dell’opera, la cui realizzazione ritorna prepotentemente alla ribalta quando Comuni limitrofi, per non intasare le proprie strade, pongono limiti di accesso e di transito sui loro territori e tutto il traffico locale e vallare in uscita sulla Briantea si “imbuca” a San Sosimo, frazione di Palazzago che, da anni, sta sopportando un fardello di traffico, rumori, pericoli ed inquinamento inimmaginabile.

A complicare le cose, poi, arriva uno dei governi più avversi di sempre agli enti locali, quello in cui il ministro Del Rio, in nome di un inesistente risparmio, decide di abolire, anzi, decide di togliere i soldi alle province lasciando loro delle competenze non più sostenibili, declassandole nel contempo ad enti i cui rappresentanti vengono scelti con elezioni di secondo livello, ovvero togliendo ai cittadini il diritto di voto (la parola Democratico che accompagna il nome di quel partito è sempre stata una contraddizione in termini).

È in questo contesto che la Provincia di Bergamo, guidata dallo stesso partito che l’ha rovinata, comincia ad abbandonare l’opera al proprio destino, tagliando progressivamente le risorse economiche ad essa destinate con precedenti accordi. A maggio del 2015, quando la Regione, guidata dalla Lega di Maroni, decise di intervenire per dare un’accelerata all’opera, il contributo della Provincia era già sceso ad 80.000 euro; cifra che, dopo la decisione di Maroni, venne destinata altrove. 

Quella del maggio 2015 è anche la prima occasione in cui la Provincia, che ha in gestione l’opera, e L’Eco di Bergamo si sbilanciano su una previsione: “L’apertura al traffico è prevista entro giugno 2016”. Oggi è il 17 luglio 2018.

Ma il totale disinteresse della Provincia di Bergamo non si ferma, neppure i 20.000 euro ormai rimasti  come impegno economico vengono rispettati: passano altri anni e, sempre sollecitati dal Sindaco e dall’Amministrazione comunale di Palazzago, unico ente che dimostra un certo interesse alla chiusura dell’opera, si arriva al febbraio 2018 quando la copertura economica dell’opera è completa e quando viene sottoscritto il protocollo d’intesa definitivo tra le parti in causa, rendendo pubblico e chiaro a tutti chi “ci mette i soldi”:

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Nonostante il contributo ridicolo, definito su L’Eco di Bergamo del 21/02/2018 “spesa minuscola, ma FONDAMENTALE per la logistica del cantiere” (sapendolo prima avrei potuto versarla personalmente), la Provincia conquista le pagine dei giornali per diversi giorni, tanto da far venire il dubbio, solo un dubbio per carità, che a qualcuno servisse una mano in campagna elettorale. Ed anche allora, le previsioni ottimistiche si sprecarono: Gandolfi: “al Pirellone prima del voto… così da non dover poi attendere i tempi della futura nuova Giunta…” 

Ma, quasi a confermare i nostri dubbi, è dopo le elezioni che viene il bello. Lascio passare oltre due mesi, il tempo sufficiente per riprendersi dal loro esito, ottimo o pessimo a seconda dei punti di vista e, d’accordo con il Sindaco Michele Jacobelli, nella mia qualità di Assessore, da lui delegato alla viabilità, anche per rispondere alle sollecitazioni dei nostri concittadini, invio una prima mail alla Provincia di Bergamo, in data 15/05/2018, con una richiesta di informazioni:

“Buongiorno a tutti, con la presente sono a richiedere un aggiornamento ufficiale in merito allo stato di  avanzamento dei lavori relativi alla nuova viabilità di San Sosimo a Palazzago (realizzazione rotonda e completamento bretella di collegamento).
Insieme allo stato dell'arte, gradirei sapere le tempistiche, aggiornate alla data odierna, previste per le
varie attività:
– ultimazione progetto
– invio all'esecutivo
– esproprio aree
– bando assegnazione lavori
– apertura cantiere
– chiusura prevista cantiere”

Mi sembra una domanda piuttosto semplice rivolta a chi, fino a qualche mese prima, non disdegnava di dare dei tempi, ancorché approssimativi, per alcune fasi dell’opera. E invece nulla. Mi permetto quindi di sollecitare una prima volta, il giorno 23/05, ed una seconda volta, il giorno 02/06; dopodiché ricevo una risposta dal Presidente Matteo Rossi che nulla a che vedere con la mia domanda.

Il Presidente chiama in causa la Regione, mai citata sui giornali prima d’ora, dichiarandosi “preoccupato” per il ritardo dell’opera e mi rimanda all’ufficio viabilità per richiedere la documentazione. Tralascio il resto della sua penosa missiva che critica il (suo) governo che ha tagliato i fondi agli Enti locali e che mi invita, non so a che titolo, ad una maggiore correttezza istituzionale. Lui, che qualche giorno dopo ha condiviso pubblicamente il pensiero di chi definisce “malavitoso” l’attuale Ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini.

Mah.

In ogni caso mi muovo immediatamente contattando gli uffici regionali che, a parte confermarmi che non vi sono stati particolare solleciti o richieste da parte della Provincia in merito all’opera, mi assicurano una rapida risoluzione di eventuali problemi. E così è: pochi giorni dopo l’Assessore regionale Claudia Terzi dichiara che “…per la variante di Cisano e per la variante di San Sosimo non sussistono più motivazioni ostative affinché la Provincia di Bergamo proceda con la progettazione finanziata da Regione…” (L’Eco di Bergamo del 18/06/2018)
Bene. Mando quindi un terzo sollecito, in data 22/06, a cui risponde, sempre ignorando la mia domanda, l’Assessore delegato Gandolfi con un altro invito a rivolgermi al funzionario incaricato e con altre lezioni di “bon ton” e rispetto del lavoro altrui.

Lavoro che, ribadisco, per quanto riguarda la viabilità di San Sosimo, per ora, si limita a parole e dichiarazioni sui giornali.Per ora, ma spero di essere presto smentito. E tutto tace di nuovo, anche dopo il quarto sollecito, del 02/07, e dopo il quinto sollecito, del 13/07, mentre vengo a conoscenza del fatto che i cittadini di Palazzago proprietari dei lotti di terreno che saranno interessati dagli espropri, alla fine di giugno hanno ricevuto per la prima volta una missiva dalla Provincia: la comunicazione di avvio del procedimento e di invito a visionare gli atti progettuali. Alla fine di giugno 2018, a dei nominativi forniti dal Comune di Palazzago nel 2015. Quanto meno qualcosa si muove, nonostante tutto taccia ma, si sa, domandare è lecito, rispondere è cortesia.

E magari, in casi come questi, “correttezza istituzionale”, che per certe persone vale sempre e solo in un senso. Oggi è il 17 luglio 2018.
Se per caso volessero rispondere ora, magari anche a mezzo stampa, li invito a non perdersi in discorsi troppo complessi o a dichiarazioni giornalistiche di facciata: la domanda è semplice, sempre la stessa:

“Buongiorno a tutti, con la presente sono a richiedere un aggiornamento ufficiale in merito allo stato di  avanzamento dei lavori relativi alla nuova viabilità di San Sosimo a Palazzago (realizzazione rotonda e completamento bretella di collegamento).
Insieme allo stato dell'arte, gradirei sapere le tempistiche, aggiornate alla data odierna, previste per le
varie attività:
– ultimazione progetto
– invio all'esecutivo
– esproprio aree
– bando assegnazione lavori
– apertura cantiere
– chiusura prevista cantiere”

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