Violenze sugli animali negli Almenno: vittime una gattina e sei anatre. Si cercano i colpevoli

Due gravissimi atti di violenza sugli animali si sono verificati ad Almenno San Bartolomeo e ad Almenno San Salvatore. Vittime una gattina, trovata avvelenata e torturata, e sei oche, due uccise a bastonate e quattro scomparse.
29 Marzo 2021

Due gravissimi atti di violenza sugli animali si sono verificati ad Almenno San Bartolomeo e ad Almenno San Salvatore, a distanza di pochi chilometri l'uno dall'altro. Il primo ha coinvolto una gattina scomparsa, ritrovata dopo qualche giorno avvelenata e torturata. Il secondo, invece, ha visto vittime sei anatre, due uccise a bastonate e quattro sparite. A denunciare gli eventi Sara Rossi, proprietaria della gattina, e Diego Cornali, presidente di Federcaccia Almenno San Salvatore.

Martedì 9 marzo è scomparsa da Almenno San Bartolomeo la nostra gattina Luna, di circa un anno e mezzo – racconta Sara – Fin qui nulla di strano, di gatti ne spariscono continuamente. Lunedì 15 marzo, però, ci arrivano alcune segnalazioni di un gatto deceduto qualche chilometro più a nord rispetto a casa nostra. Siamo andati subito a verificare e qui l'orrore: la gatta non era stata solamente uccisa, ma anche torturata. Le hanno chiuso la bocca con un cavo elettrico, probabilmente dopo averle fatto ingerire del veleno. L'abbiamo ritrovata con gli occhi spalancati dal terrore ed il cavo ancora stretto attorno al musino. Chi le ha fatto ciò ha poi cercato di occultarne il corpicino, nascondendolo sotto un cespuglio e ricoprendolo con dei rovi”.

A qualche settimana di distanza ancora nessun colpevole è stato individuato. “Stiamo cooperando con Forestale ed ENPA di Bergamo per riuscire a trovare il mostro che abbia avuto il coraggio di perpetrare un simile atto – denuncia la proprietaria – Nei giorni scorsi la Forestale ha portato la gattina a fare l'autopsia per capire cosa le sia accaduto, ma per ora non ci sono aggiornamenti. La violenza sugli animali deve finire e soprattutto non deve restare impunita”. Eventuali segnalazioni possono essere inviate a [email protected].

- La Voce delle Valli

Il secondo episodio di violenza – non è chiaro se siano collegati o meno – si è verificato a pochi chilometri di distanza, presso il Laghetto Lurani di Almenno San Salvatore: da anni vivono qui diverse anatre, due delle quali ritrovate morte questa mattina (probabilmente bastonate) e quattro scomparse. Il fatto, avvenuto probabilmente fra venerdì 26 e sabato 27 marzo, è stato scoperto da due volontari residenti in zona, che hanno rinvenuto anche una mascherina insanguinata – forse di uno degli aggressori – e alcuni dei bastoni utilizzati nell'atto.

In totale sono state coinvolte sei anatre – racconta Diego Cornali, presidente di Federcaccia Almenno San Salvatore e fra i primi a constatare l'accaduto – Due le abbiamo trovate morte, una in mezzo al laghetto e l'altra in un sacchetto di plastica buttato sul tetto di un capanno nei dintorni, mentre quattro sono scomparse. Tutta la zona è stata messa sottosopra: il canneto che cresce vicino all'argine del torrente è stato distrutto e le canne sparse per tutto il laghetto, dal quale sono stati prelevati anche dei grossi massi. Abbiamo purtroppo appurato, inoltre, che sono state distrutte le cinque uova che una delle anatre stava covando nella casetta che i volontari avevano appositamente realizzato per loro. È un fatto gravissimo e atroce e, purtroppo, non il primo che accade”.

Quindici giorni fa, infatti, la stessa crudeltà si è ripetuta, culminata nell'uccisione di altri due animali. “In quell'occasione ho esposto soltanto una segnalazione ai Carabinieri – spiega Cornali – Questa volta, invece, ho sporto direttamente denuncia. È ora di finirla con questi atti di violenza ingiustificati”. Dei responsabili nessuna traccia: l'ipotesi è che abbiano agito di notte, poiché nelle ore di luce la zona è frequentata da passanti e cicloamatori che transitano lungo la strada non carrabile che affianca il laghetto e porta fino a San Tomè. Le anatre, ancora sei quelle rimaste, sono state portate per la prima volta da Federcaccia Almenno San Salvatore (che lì ha la propria sede). Negli anni, poi, si sono riprodotte e da tempo abitano il laghetto in pianta stabile. Due volontari si occupano della cura dell'area e si dedicano a diverse attività, come sfamare le anatre, ripulire gli argini del torrente e coltivare un piccolo orto.

Su consiglio dei Carabinieri installerò un impianto di videosorveglianza per monitorare la zona ed evitare che si verifichino altri atti del genere – conclude il presidente – Sono atti di violenza inaudita ed ingiustificata, che mi fanno arrabbiare e non devono assolutamente più accadere. Speriamo che la videocamera possa essere un deterrente per futuri attacchi. O perlomeno che possa aiutarci a risalire ai responsabili di un gesto tanto barbaro e disgraziato”.

Si ringrazia Lemine News per la segnalazione.

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