Zogno, chiude lo sportello dell’Agenzia delle Entrate: ‘scarsa affluenza e poco personale’

Da lunedì 28 ottobre sarà effettivo: lo sportello dell'Agenzia delle entrate di Zogno, in via Martiri della libertà, chiude i battenti e sopprime di conseguenza il servizio.
25 Ottobre 2019

L'annuncio era stato posto già da qualche tempo all'ingresso degli uffici, ma da lunedì 28 ottobre sarà effettivo: lo sportello dell'Agenzia delle entrate di Zogno, in via Martiri della libertà, chiude i battenti e sopprime di conseguenza il servizio. Una decisione che coglie di sorpresa i cittadini di Valle Brembana e Valle Imagna, anche loro si appoggiavano alla sede zognese, che si vedranno costretti a dover raggiungere Bergamo per usufruire di servizi come fisco e catasto. Oggi, 25 ottobre, è stato l'ultimo giorno di apertura al pubblico.

La prima comunicazione giunta in Comune il mese scorso. “Ci siamo mossi subito – ha spiegato il vicesindaco Giuliano Ghisalberti a L'Eco di Bergamo – incontrando prima la direzione provinciale e poi quella regionale, anche con il supporto dell'onorevole Daniele Belotti”. Le motivazioni dell'interruzione dei servizi sarebbe da ricercare in una carenza di personale, accompagnato da scarsa affluenza allo sportello.

Due dei quattro dipendenti sono ormai prossimi alla pensione e non verranno sostituiti; di conseguenza, i due restanti non sono abbastanza per mantenere attivo il servizio, per cui l'Agenzia ha deciso di interrompere. “L'altro elemento su cui ancora si è fatto leva sarebbe la scarsità di accessi allo sportello – ha proseguito il vicesindaco – sappiamo che sono in media oltre 6.000 euro l'anno, numeri che non saranno certo quelli di Bergamo città, ma per noi assolutamente significativi”.

“Abbiamo avanzato alcune proposte – ha continuato Ghisalberti – in particolare la riduzione dei giorni di apertura, da cinque a tre. Di tutta risposta, dopo l'ultimo incontro del 17 ottobre a Zogno, martedì ci è arrivata la comunicazione della direzione provinciale della chiusura dello sportello, a partire da lunedì”. La decisione toccherà un bacino di utenza che supera le 50 mila persone, fra Valle Brembana e Valle Imagna, che si affidavano a Zogno. I residenti dei paesi, anche quelli più lontani e di alta montagna come Foppolo o Fuipiano Valle Imagna, si vedranno quindi costretti a dirigersi in città per sbrigare le proprie pratiche.

Dopo una mozione presentata in Comunità Montana Valle Brembana, anche il presidente Jonathan Lobati si è mosso per cercare di preservare il servizio, chiedendo un confronto con la direzione “alla luce delle pesanti e negative ripercussioni che una simile decisione comporterebbe per questo territorio”.

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