L’Atalanta distrugge il Crotone: 5-1 e Ilicic protagonista

Una vittoria in discussione solo nel primo tempo, ma mai realmente in dubbio. Troppo il divario tecnico, tattico e di classifica L'Atalanta batte il Crotone 5-1 e rafforza il terzo posto in classifica.
3 Marzo 2021

Una vittoria in discussione solo nel primo tempo, ma mai realmente in dubbio. Troppo il divario tecnico, tattico e di classifica  L'Atalanta batte il Crotone 5-1 e rafforza il terzo posto in classifica. Nella formazione iniziale Gasperini concede un turno di riposo a Toloi in favore di Djimsiti (al rientro dopo la squalifica), arretra Pessina in mediana al posto di De Roon (squalificato) ed in avanti si affida a Muriel, con il supporto di Malinovskyi e Ilicic. I nerazzurri pigiano da subito sull'acceleratore e passano al 12' con un cross al bacio di Ilicic che Gosens insacca di testa in maniera perentoria.

Alcune occasioni successive (parata di Cordaz su Muriel solo in area) fanno pensare ad una partita in discesa, ma al 22' arriva la doccia fredda. Ilicic perde palla al limite e sul ribaltamento di fronte un malinteso fra Freuler e Romero libera Simy davanti a Sportiello. Il centravanti dei pitagorici (il più vivace dei suoi) non si fa pregare e supera Sportiello in uscita 1-1 e tutto da rifare. Lo sbandamento dell'Atalanta è palpabile al punto che una ripartenza degli uomini di Cosmi ( di nuovo kn A dopo otto anni) con Messias porta l'attaccante a tu per tu con Sportiello. Prodigioso l'intervento del portiere che toglie il pallone dai piedi dell'avversario e nega il raddoppio al Crotone.

L'ulteriore pericolo (e le urla di mister Gasperini) scuotono la squadra che nel finale di tempo torna arrembante. Malinovskyi  e Muriel  si vedono murate due conclusioni a botta sicura, ma l'ucraino manda incredibilmente fuori un'ulteriore monumentale occasione, mettendo a lato di testa con inutile torsione. Si va al riposo sull'1-1.

- La Voce delle Valli

Nella ripresa le bombe inesplose e isolate del primo tempo, lasciano il posto ad un dirompente fuoco d'artiglieria: in meno di un quarto d'ora l'Atalanta segna tre gol e sale sul 4-1. Il gol del vantaggio è un tocco di Palomino indisturbato sottomisura su corner, mentre il 3-1 è di Muriel che approfitta di un maldestro intervento da calcio saponato di Golemic. Il poker è opera di Ilicic, che al limite libera un sinistro a giro dei suoi e insacca all'incrocio alla destra dei suoi. Dopo la giostra dei cambi (dentro Miranchuk, Pasalic, Zapata e Caldara per  Malinovskyi , Freuler, Romero e Muriel) è Miranchuk a sbagliare da due passi il 5-1 dopo assist di Pessina. 

La partita a questo punto è davvero in discesa e perde giustamente di pathos e intensità. Encomiabile Djimsiti che resta in campo sino all'ultimo nonostante la sospetta frattura del setto nasale dopo una gomitata di Riviere a fine primo tempo. C'è tempo per un volo di Cordaz a deviare una punizione dal limite di Ilicic e per una tempestiva uscita di Sportiello su Messias, liberato  da un azzardato retropassaggio di Ilicic. Inutile (fuorigioco) una traversa di Zapata, ma sacrosanto il 5-1 di Miranchuk da dentro l'area su assist di Zapata. Sul finire spazio anche all'esordiente Ghislandi (classe 2001) al posto di Gosens.

Una serata che conferma dunque la forza di squadra, panchina e spogliatoio, con classifica da urlo, Real Madrid da affrontare e finale di Coppa Italia in tasca. Per tutti gli avversari il ritornello sanremese potrebbe essere ancora una volta “Maledetta primavera”: qui fioriscono le viole d esplode l'Atalanta. Adoss! 

Photo Credit: Alberto Mariani

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