L’Ospedale alla Fiera di Bergamo riapre i battenti: i primi pazienti già da lunedì

L'Ospedale alla Fiera di Bergamo riaprirà, verosimilmente già da lunedì 2 novembre con l'attivazione di 48 posti letto.
30 Ottobre 2020

La situazione non è paragonabile a quella di marzo. Ma le curve dei contagi e dei ricoverati crescono ugualmente, anche in bergamasca: 68 i ricoverati in tutto, 19 in terapia intensiva, 9 in semi intensiva. In tutta la Lombardia il virus imperversa, in particolar modo a Milano – dove tre giorni fa si sono registrati 3.221 nuovi casi –, a Varese e a Monza, con quasi mille nuovi positivi, mentre a Bergamo uno fra i numeri più bassi, 135.

L'obiettivo, ora, è riaprire l'Ospedale alla Fiera di Bergamo, verosimilmente già da lunedì 2 novembre con l'attivazione di 48 posti letto. Confermato come gestore sanitario all'ospedale da campo Oliviero Valoti, che ad aprile arrivò poco dopo essere guarito lui stesso dal Covid, trovandosi con una inusuale squadra da guidare, formata dai medici di Emergency e dell'esercito russo. Sotto la sua direzione sono transitati 120 pazienti, fino ad un massimo di 47 in contemporanea.

Gli spazi, allestiti inizialmente in soli dieci giorni grazie al lavoro dei volontari bergamaschi, sono stati poi prontamente convertiti una volta terminata la prima ondata ad attività ambulatoriale, follow-up, vaccinazioni e tamponi. Il personale sarà “arruolato” fra Bergamo e Brescia, messo a disposizione anche dagli ospedali secondari e dalle realtà private convenzionate. I due “hub” collaboreranno per gestire a testa due dei quattro moduli in cui saranno suddivisi i 48 posti letto, in modo da garantire per ogni modulo (da 12 posti letto ciascuno) la presenza di tre medici al mattino, due al pomeriggio, uno di notte e sei infermieri.

Dopo l'arruolamento servirà la formazione dei medici, “che riguarderà la sicurezza – ha commentato Valoti – Tutti dovranno uniformarsi ai protocolli e ai percorsi della nostra azienda”. Ora si stanno ultimando gli accordi per il personale e si pensa a liberare gli spazi per tornare ad accogliere di nuovo i malati. E così da lunedì anche le vaccinazioni torneranno in via Borgo Palazzo, ad eccezione delle antiinfluenzali per le categorie a rischio, mentre al Papa Giovanni sarà fermato il 30% delle sedute operatorie, ma l'attività strettamente non procrastinabile e quella clinicamente prioritaria continuerà ad essere assicurata.

Intanto, sempre lunedì, è previsto fuori dall'ospedale di Alzano Lombardo un presidio di Cgil, Cisl e Uil contro l'Asst Bergamo Est. Il motivo è il cambio d'appalto nei servizi di pulizia, che avrebbe comportato tagli fino al 25% delle ore di lavoro dei dipendenti, “il tutto nel mezzo di una pandemia” è la denuncia dei sindacati. “Sono sempre stati garantiti gli standard richiesti – ha replicato l'Asst – perché abbiamo chiesto a Markas, la società coinvolta, incrementi di produttività legati all'emergenza sanitaria. Pur non essendo parte in causa nella vertenza (aperta 8 mesi fa, ndr), esprimiamo la disponibilità ad incontrare i sindacati”.

(Fonte: Il Corriere)

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