In forma con Alex Baldaccini – Gli infortuni nel tennis e il ‘gomito del tennista’

Nuovo appuntamento con la rubrica quindicinale del fisioterapista - nonché noto atleta - Alex Baldaccini che darà ai nostri lettori moltissimi consigli su come evitare infortuni, migliorare i propri allenamenti e tanto altro ancora.
5 Dicembre 2019

Davvero il ‘gomito del tennista’ è l’infortunio più comune nel tennis? Il tennis è uno sport che mette sotto stress soprattutto le articolazioni di spalla e gomito. In ogni match queste vengono sottoposte centinaia di volte a carichi altissimi, in particolar modo durante il servizio, che è il colpo che richiede il maggior lavoro ai muscoli di spalla ed avambraccio.

La caratteristica del tennis è che le partite non hanno una durata predefinita e possono protrarsi per molte ore, richiedendo agli atleti capacità sia aerobiche che anaerobiche, in combinazione con una varietà quasi infinita di colpi e movimenti. Questo porta generalmente ad uno sviluppo di infortuni da usura agli arti superiori e ad infortuni acuti agli arti inferiori.

Ma quali sono gli infortuni più frequenti?
Al contrario di quello che si potrebbe pensare, gli infortuni più comuni avvengono agli arti inferiori, in particolar modo le lesioni muscolari alla coscia e le distorsioni di caviglia, infortuni di tipo acuto o traumatico, come detto prima.
Subito dopo tocca agli infortuni agli arti superiori, con la spalla ed il gomito a farla da padroni. Per quanto riguarda la spalla la causa scatenante sono i movimenti ripetitivi con il braccio alzato (overhead), mentre per quanto riguarda il gomito bisogna chiarire come la classica epicondilite (gomito del tennista), sia più frequente nei tennisti amatori, mentre l’epitrocleite (gomito del golfista) sia invece più frequente nei tennisti professionisti, questo a causa di differenze nella tecnica esecutiva di alcuni colpi, come il rovescio.

Per ultimi gli infortuni al tronco ed in particolare alla schiena causati dalla natura ripetitiva di alcuni movimenti e dalle grandi forze rotazionali che richiede. In conclusione è interessante sapere che il 51% dell’energia necessaria ad un servizio, viene fornita dall’attivazione coordinata di arti inferiori, anche e tronco. Appare quindi ovvio come una corretta esecuzione del gesto sia fondamentale per ridurre i sovraccarichi a spalla e gomito e meglio distribuirli lungo tutta la catena cinetica.

Oggi abbiamo visto come il gomito del tennista rappresenti solo una piccola parte delle problematiche a cui può andare incontro un giocatore di tennis, ma non lasciatevi intimorire, con una buona tecnica ed una preparazione adeguata il tennis è uno sport alla portata di tutti.

Dines JS, Bedi A, Williams PN, Dodson CC, Ellenbecker TS, Altchek DW, Windler G, Dines DM. Tennis injuries: epidemiology, pathophysiology, and treatment. J Am Acad Orthop Surg. 2015

Ultime Notizie

X
X
linkcross