Misure anti-Covid, a Zogno interventi su due scuole per garantire il distanziamento sociale

Da settembre bisognerà tornare sui banchi e per garantire la corretta distanza sociale, il Comune di Zogno ha programmato due interventi alle scuole medie e alla scuola elementare di Stabello.
24 Giugno 2020

Il culmine dell'emergenza coronavirus pare essere ormai alle spalle. Fra i settori più penalizzati dalla quarantena vi è stato anche quello scolastico, completamente riconvertito in lavoro digitale da casa.

Ma da settembre bisognerà tornare sui banchi e per garantire la corretta distanza sociale fra gli studenti per alcune scuole saranno necessari degli interventi di ristrutturazione. È il caso di Zogno, precisamente della scuola media in Piazza Marconi e della scuola elementare del plesso di Stabello.

Un intervento di 58 mila euro, progettato dall'Ufficio tecnico comunale, mentre i lavori sono già stati assegnati ad una impresa edile locale. “Una disposizione ministeriale cui l'amministrazione pubblica è tenuta ad ottemperare – ha spiegato il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici del Comune Giuliano Ghisalberti, a L'Eco di Bergamoed il Comune si sta muovendo con alcuni interventi nelle scuole, che dovranno essere pronti prima dell'inizio del prossimo anno scolastico”.

I lavori, che dovranno partire nelle prime settimane di luglio, prevedono una riorganizzazione degli spazi interni con il fine di imporre la distanza di almeno un metro fra ragazzi e con i docenti. In alcuni casi si dovrà procedere con l'abbattimento di pareti e la conseguente risistemazione di alcuni servizi. L'intervento più complesso e costoso riguarda le scuole medie, che vedrà una spesa di 40 mila euro: proprio qui è stato recentemente realizzato uno scivolo che collega l'accesso primario all'edificio creando un secondo accesso di facile fruizione dagli studenti con disabilità.

Meno impegnativi i lavori a Stabello, che costeranno 18 mila euro. “La Giunta comunale ha esaminato insieme alla dirigenza dell'Istituto comprensivo la situazione degli edifici di competenza comunale, individuando due casi su cui è doveroso intervenire – ha spiegato l'assessore alla Cultura Barbara Carminati Per gli altri edifici non si presentano problematiche, si tratterà soltanto di rimodulare la fruizione degli spazi disponibili”.

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