Tagli ai trasporti pubblici bergamaschi, corse estive a rischio

Si è tornato a parlare dell'argomento 'taglio ai trasporti pubblici': il direttore dell'Agenzia Tpl di Bergamo Emilio Grassi ha dichiarato la possibilità di un taglio di 3,5 milioni di euro.
15 Aprile 2019

Si è tornato a parlare dell'argomento “tagli ai trasporti pubblici” durante l'audizione convocata in commissione al Pirellone di Milano. Il direttore dell'Agenzia del Tpl di Bergamo Emilio Grassi ha dichiarato la possibilità di un taglio di 3,5 milioni di euro ai trasporti pubblici locali bergamaschi, che potrebbe portare alla riduzione delle corse e, di conseguenza, all'aumento del fenomeno di saturazione dei mezzi.

Secondo quanto dichiarato dal direttore Emilio Grassi, l'emergenza taglio dei trasporti non sembra essersi dissipata, “si rischia il collasso” ha dichiarato Grassi. Le prospettive indicate dal direttore non sembrano fra le più rosee: ammonterebbe infatti a 3,5 milioni di euro la sforbiciata prevista sul trasporto pubblico bergamasco. Rispetto al 2019, mancherebbero infatti quei 726 mila euro provenienti dalla Regione a favore delle aree svantaggiate, ma non è questa l'unica grana che preoccupa Grassi. Sul tavolo, mancano anche 750 mila euro necessari a coprire l'adeguamento di inflazione per il biennio 2018-2019, ma ancora più scottante è la questione dei 300 milioni euro che il governo ha congelato, nonostante nei mesi scorsi si parlasse di uno sblocco: di questa cifra, la Lombardia ne riceverebbe 52 milioni, di cui una parte spetterebbe anche all'Agenzia Tpl di Bergamo.

Preoccupato il presidente, dunque, che ha dichiarato “Nel caso peggiore, la mancanza di 3,5 milioni di euro implicherebbe una contrazione dell'offerta dell'ordine dei 1,6 milioni di chilometri: si rischia il collasso del Tpl”. Una prospettiva buia, che otterrebbe come effetto immediato una riduzione del servizio “già da questa estate” e che non contribuirà alla soluzione del problema della saturazione di mezzi pubblici, spesso carichi fino al limite di viaggiatori. Una sorta di causa-effetto che avrebbe come unica soluzione quella dell'aumento delle corse giornaliere “ma non possiamo permetterci di farlo perché abbiamo necessità di far quadrare i conti economici e quindi dobbiamo addirittura ridurle” ha concluso Grassi.

Il Pd Lombardo punta il dito al governo di Lega e Movimento 5 Stelle, dichiarando che “le bugie di questo governo purtroppo vengono al pettine”, mentre il consigliere dem Jacopo Scandella ha chiesto a Regione Lombardia di intervenire sul governo, “pretendendo lo sblocco dei fondi che Salvini e Di Maio hanno messo nel fondo di garanzia”.

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