Davide Milesi, l’atleta senza limiti: dalla corsa allo sci alpinismo

Atleta pazzesco, instancabile, intramontabile. Poche parole che ben rendono l'idea di chi sia Davide Milesi, 54 anni di Piazza Brembana ma originario di Roncobello, atleta poliedrico di caratura internazionale e presidente del CAI Alta Valle Brembana.
23 Gennaio 2019

Atleta pazzesco, instancabile, intramontabile. Poche parole che ben rendono l'idea di chi sia Davide Milesi, 54 anni di Piazza Brembana ma originario di Roncobello, atleta poliedrico di caratura internazionale e presidente del CAI Alta Valle Brembana, ente del quale ha assunto la presidenza dopo esserne stato vice presidente per diversi anni.

Per l'atleta Davide Milesi è il palmarès a parlare, palmarès ricco in svariate discipline. Nello Sci Alpinismo Davide conquista ben 5 titoli italiani, 4 giri del Monviso, si aggiudica per 7 volte il Trofeo Parravicini, per 8 la gara Tree Rifugi ed altrettanti Canin, oltre alla Transcavallo, competizione nella quale ha trionfato in due occasioni. Vi è poi la corsa in montagna, altra specialità nella quale la figura di Milesi è stata iconica e dominante con 3 titoli europei a squadre e ben 9 mondiali, vanno poi aggiunti 7 titoli italiani a staffetta, 2 titoli italiani assoluti, un titolo italiano assoluto di gran fondo ed un altro titolo italiano assoluto di combinata (gara quest'ultima che unisce cross, montagna, strada e pista).

La sua prima vita sportiva è legata alla corsa su strada: con la Nazionale italiana vince l'oro nella maratona ai Giochi del Mediterraneo del 1993 a Narbonne in Francia, è bronzo in Coppa del Mondo due anni dopo ad Atene mentre, l'anno successivo, rappresenta l'Italia ai Giochi olimpici di Atlanta nel 1996. Nella maratona ottiene numerosi successi e piazzamenti nei due anni successivi sia in manifestazioni nazionali che internazionali.

Un curriculum straordinario, con trionfi arrivati anche in età non più giovanissima e con alle spalle più infortuni, infortuni che avrebbero probabilmente portato un qualsiasi altro atleta a decidere per il ritiro, ma non lui, capace di trionfare nel 2009 nella mezza maratona categoria over 45 con una protesi nel ginocchio sinistro, un nonsense della medicina, un miracolo sportivo figlio di una forza di volontà e di una determinazione non certo comuni.

“Non ho rimpianti per quanto riguarda la mia carriera agonistica. Fare sport all'aria aperta è sempre stata la mia vita, gli infortuni mi hanno aiutato a crescere più come uomo che non come atleta”. Così parla Davide Milesi, nessun rimpianto quindi per una carriera che probabilmente, senza infortuni, avrebbe potuto essere, se possibile, ancor più luminosa.

Nel 2017 viene eletto presidente del CAI Alta Valle Brembana, la sezione con sede a Piazza Brembana del Club Alpino Italiano, ente che si pone la finalità di promuovere e sviluppare l'alpinismo in ogni sua manifestazione e la diffusione della frequentazione della montagna mediante l'organizzazione di iniziative alpinistiche, sci alpinistiche ed escursionistiche. Per Milesi, già vicepresidente, è stata un'elezione nel segno della continuità: “È stata questa per me l'ennesima sfida ma, al tempo stesso, una grande opportunità, l'opportunità di poter proseguire un lavoroiniziato con il precedente consiglio, scongiurando il rischio di disperdere quanto di buono e costruttivo già era stato fatto”.

Due anni di presidenza nel segno della continuità con il recente passato, una sfida portata avanti con successo da chi, anche nel proprio percorso sportivo, non ha mai fatto un passo indietro calpestando chilometri e sfortuna.

(Fonte Immagine Podisti.net)

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