Le regolo d’oro per difendersi dal caldo

Decimo numero della rubrica dedicata alla salute a cura della Farmacia Visini di Almè. In questa nuova puntata il dott. Michele Visini darà qualche consiglio su come difendersi al meglio dalla calura estiva.
19 Agosto 2019

Decimo numero della rubrica dedicata alla salute a cura della Farmacia Visini di Almè. In questa nuova puntata il dott. Michele Visini darà qualche consiglio su come difendersi al meglio dalla calura estiva.

Nell’immaginario collettivo l’arrivo dell’estate è sinonimo di caldo e sole: tutti noi auspichiamo di fatto un’estate soleggiata senza nubi, senza pioggia, con un cielo azzurro e terso e la piacevole sensazione di caldo, soprattutto, ovviamente, se si può andare in vacanza, magari al mare o al lago, comunque in posti dove si possa fare il bagno, rinfrescarsi e concedersi abbigliamenti molto leggeri.

Il caldo estivo non è tuttavia solo ed esclusivamente una piacevole condizione per tutti: per chi deve lavorare, magari fuori sotto il sole, per chi deve passare molto tempo in auto durante le ore calde del giorno, per chi soffre di problemi circolatori, o per le persone anziane il caldo estivo è tutto tranne che una cosa piacevole e da auspicare.

Le persone anziane sono da sempre indicate come la categoria più a rischio: camminare sotto il sole nelle ore calde della giornata è assolutamente sconsigliabile, per cui di fatto la cosa migliore da fare è rimanere in casa limitandosi ad uscire solo al mattino presto o dopo le 18, quando l’incidenza dei raggi solari è minore; sempre opportuno indossare un cappello per proteggere la testa, non tanto al fine di evitare le scottature, quanto principalmente per evitare pericolosi colpi di calore, che si traducono in gravi squilibri sia a livello di idratazione che di elettroliti (acqua e Sali, quindi nutrimento dell’encefalo). Purtroppo le persone anziane non sono sempre in grado di comprendere la pericolosità delle conseguenze di incaute passeggiate sotto il sole! E’ assolutamente fondamentale fare in modo che questo messaggio arrivi in modo chiaro ed inequivocabile: le conseguenze di un colpo di calore possono davvero essere varie e pericolose!

Comunemente il primo pensiero va alla pressione arteriosa: il caldo, soprattutto se improvviso e violento, può generare uno squilibrio marcato tale da causare svenimenti e cadute potenzialmente molto rovinose; va aggiunto che molto spesso le persone anziane hanno cronicamente problemi pressori e sono in terapia farmacologica, per cui un violento abbassamento della pressione causato dall’effetto vasodilatatorio del caldo amplifica gli effetti dei farmaci. Nel periodo estivo è importante controllare costantemente la pressione per modulare la terapia in essere e valutare con il medico di base l’opportunità di integrare i Sali minerali persi con la sudorazione.

A livello cerebrale abbiamo già accennato al rischio di squilibrio elettrolitico, cioè di nutrimento essenziale: l’encefalo va sempre nutrito ed idratato. Un colpo di calore genera un’improvvisa disidratazione e conseguente denutrimento, estremamente dannoso soprattutto in condizioni di moderato o avanzato invecchiamento della corteccia cerebrale, condizione fisiologica ed inesorabile con l’andare degli anni.

Oltre alle persone anziane, un’altra categoria a rischio sono ovviamente i bambini, soprattutto i più piccoli; le accortezze relativamente all’esposizione nelle ore calde della giornata devono essere le stesse di cui si è parlato prima. L’uso di un copricapo è importantissimo e deve diventare un’abitudine per i bambini stessi. La loro pelle è inoltre molto delicata e va protetta con estrema cura, principalmente in tenera età, avendo però cura di evitare di esporre i bambini al sole nella fascia dalla metà del mattino fino a metà pomeriggio.

Fin qui le categorie a maggior rischio: tuttavia non si può ignorare quanto pesante possa essere lavorare sotto il caldo e il sole o anche solo passare molte ore in macchina. La sudorazione aumenta, la perdita di liquidi e di Sali minerali può essere molto marcata generando disagi, stanchezza e svenimenti. Inoltre va ricordato che la condizione cronica di ipertensione arteriosa non è affatto una prerogativa della terza età; anzi, si sta assistendo ad un progressivo e costante abbassamento dell’età di insorgenza dei primi disturbi pressori che inducono a dover iniziare una terapia farmacologica: con il caldo estivo, monitorare ed eventualmente correggere la terapia in corso è quindi opportuno per tutte le persone interessate indipendentemente dall’età.

Per ridurre la portata delle conseguenze del caldo, la prima cosa da fare è dunque evitare esposizioni inopportune….un consiglio che può sembrare banale ma che tale non appare quando quotidianamente ci troviamo in farmacia a fronteggiare richieste di rimedi per incaute esposizioni! Nella stagione estiva è assolutamente fondamentale reidratarsi abbondantemente e reintegrare i Sali minerali, soprattutto di Magnesio e Potassio, persi con la trasudazione cutanea e fondamentali per la corretta funzionalità dell’apparato muscolo scheletrico.

Ultime Notizie

X
X
linkcross