Progetto ‘Inascolto’: incontro fra musica e location suggestive

Nel giugno dello scorso anno è avvenuta la premiazione dei progetti del Bando Idee 2018, promosso dall'Azienda Speciale Consortile. Fra questi spicca "Inascolto", un progetto che unisce location suggestive e nuove con musica.
18 Febbraio 2019

Unire la bella musica e location suggestive regalando emozioni intime. È questo l'obiettivo del progetto “Inascolto”, il cui portavoce è Luca Brembilla, 32 anni di Bonate Sotto e ora residente a Bergamo.

Luca è insegnante di chitarra alle scuole medie. Il suo percorso artistico lo porta a studiare conservatorio prima in Italia e poi successivamente all'estero, in paesi come l'Olanda e l'Islanda. Una volta tornato in terra bergamasca, fresco dell'influenza di altre realtà sia culturali che musicali, decide di concentrarsi sul concetto degli “house concert”, letteralmente “concerto in casa”: un'esperienza intima, per poche persone racchiusa fra le mura domestiche.

“Ho partecipato agli house concert all'estero e volevo proporli anche a Bergamo. Al tempo c'erano alcune esperienze simili a Milano e Brescia, ma nella nostra città erano limitate – racconta Luca Brembilla – Ci siamo ispirati all'esperienza dell'”Invisible show”, che per anni ha realizzato spettacoli di questo genere, con eventi nascosti e segreti. Abbiamo tratto dunque ispirazione da loro, partendo però dall'idea di house concert nelle case.”

Dalla passione di Luca e di altri tre amici – Andrea Manzoni, Andrea Greco e Michele Gambarini – nell'autunno del 2016 nasce il progetto “Inascolto”, con sede ad Almè. L'idea è valorizzare la qualità artistico-musicale di artisti professionisti attraverso concerti e performance in luoghi nuovi e inconsueti, diverso dai soliti bar, locali o teatri, dando un taglio differente rispetto a ciò che uno spettatore può trovare quando cerca eventi o concerti a cui assistere.

“L'idea è nata perché sentivamo la volontà di dare spazi diversi a musiche particolari, che solitamente trovano luogo nei locali, in situazioni di ascolto più piccole e quindi potevano essere valorizzate – spiega Luca – Il pubblico credo abbia fin da subito apprezzato questa novità fatta di proposte particolari, diverse, a volte strane e strampalate, a volte semplicemente diverse per via dei generi, in unione con location culturalmente belle.”

Uno dei punti di forza del progetto è infatti l'unione di location suggestive a livello artistico, naturalistico ed architettonico, oltre che sconosciute al pubblico, abbinate a musica di diversi generi, specialmente jazz, per riuscire a suscitare curiosità in chi assiste. Anche l'”intimità” degli eventi è uno degli elementi più apprezzati: la forma di comunicazione è infatti privata, con la tendenza di tenere sempre un giro di comunicazione ristretto per mantenere un'atmosfera intima, volta soprattutto a “selezionare” una tipologia di pubblico particolarmente interessato.

Durante il primo anno di attività, il progetto ha sempre mantenuto infatti un certo numero di pubblico, con affluenza costante – dalle 50 alle 70 persone per evento. Nel secondo anno sono arrivate le prime collaborazioni con associazioni culturali, ad esempio con L'Orlando Festival di Bergamo e Lab 80 in Città Alta, e successivamente la partecipazione al Bando Idee 2018 indetto dall'Azienda Speciale Consortile Valle Imagna-Villa d'Almè. Il contributo ha permesso al progetto “Inascolto” di uscire dalla realtà dell'house concert di Bergamo, permettendo loro di allargare i propri orizzonti organizzando quattro eventi in Valle Imagna.

Il primo appuntamento alla Grotta dei Polacchi a Rota Imagna nel mese di giugno, il secondo a settembre alla Rotonda di San Tomè ad Almenno San Bartolomeo, la terza serata si è svolta invece presso Cà Berizzi a Corna Imagna nel mese di ottobre e l'ultimo a dicembre al Museo del falegname Tino Sana di Almenno San Bartolomeo. “Grazie al bando abbiamo potuto accedere a questi luoghi, una sorta di riconoscimento che ci ha aperto le porte a collaborazioni con questi bei luoghi dove non viene spesso proposta musica” sottolinea Luca.

Adesso è prevista un'ultima data a maggio in cui saranno presentati tutti i progetti di quest'anno e dello scorso, quelli del bando compresi. Gli eventi si svolgeranno poi a cadenza mensile, con la frequenza di uno al mese. Per quanto riguarda il futuro, non è escluso che vengano proposti altri eventi fuori Bergamo, valutando sempre le possibilità di dialogo con il territorio e collaborando con associazioni o realtà della zona.

“L'idea a cui tengo particolarmente è che non essendoci molte realtà di questo tipo esistenti sul territorio, abbiamo provato ad avviarne una che volevamo noi, con le nostre idee di “ascolto”, che abbiamo inserito anche nel titolo, e quindi attenzione alla location e alla cura all'artista – spiega Luca – È bello vedere che sta funzionando, che il pubblico e gli artisti stessi ne parlano bene e riferiscono ad altri. Questo è il nostro piccolo sforzo che viene riconosciuto ed è bello vedere che viene apprezzato.”

(Fonte immagine in evidenza: pequodrivista.com)

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