Comunità Montana Valle Brembana si racconta – Assessore Orfeo Damiani: ”agricoltura ricchezza della nostra valle, ora anche grazie ai giovani”

Un vero e proprio “ritorno alla terra” che è il risultato di scelte condivise a livello vallare, tra le quali spicca l'attivazione del corso di operatore agricolo al CFP di San Giovanni Bianco che ha spinto i giovani brembani a riprendere in mano la zappa
29 Novembre 2018

Se a cavallo fra gli anni '90 e i primi anni 2000 c'è stato un certo abbandono di agricoltura e allevamento, in questi ultimi anni si è potuto assistere ad un significativo cambio di tendenza. Un vero e proprio “ritorno alla terra” che è il risultato di scelte condivise a livello vallare, tra le quali spicca sicuramente l'attivazione del corso di operatore agricolo al CFP di San Giovanni Bianco che ha spinto moltissimi giovani brembani a riprendere in mano zappa e rastrello. Sono loro il futuro, ma anche il presente. Ne parliamo con una figura che ha assistito a questo cambiamento non da semplice spettatore ma da promotore: Orfeo Damiani, 58 anni, assessore Agricoltura, Parchi e Foreste, Caccia e Pesca della Comunità Montana Valle Brembana dal 2009, e di cui è stato consigliere dal 1995.

In questi dieci anni come ha visto cambiare l'agricoltura in Valle Brembana? Il numero di aziende agricole è stabile? Si può ancora considerare l'agricoltura un settore su cui puntare per il futuro della valle e dei nostri ragazzi?

La nostra è una Comunità Montana un po' “particolare” perché raggruppa ben 37 comuni. Ciò rappresenta una ricchezza incredibile in termini di tradizioni e cultura agricola, ma purtroppo negli anni passati tanti si sono spostati in città e l'agricoltura è stata un po' dimenticata. Ora fortunatamente c'è stato un ritorno alla terra, e il numero di aziende agricole è in buon numero e stabile. In media e alta valle non abbiamo bisogno di industrie, ma dobbiamo puntare su agricoltura e turismo. Quello è il nostro futuro, la nostra ricchezza.

È vero che con il diminuire di agricoltori e allevatori viene meno anche la cura dei boschi? Cosa si potrebbe fare per mantenere una certa pulizia dei boschi?

Abbiamo imprese boschive importanti in Valle Brembana, anche di giovani, e del legno di pregio. Il problema sono le pastoie burocratiche. Spesso e volentieri c'è chi vorrebbe fare qualcosa, ma rinuncia per le troppe scartoffie. Una buona parte di quelli che una volta erano pascoli è stata coperta da boschi e ora recuperarli è molto difficile. Molti boschi avrebbero bisogno di taglio e manutenzione, per questo motivo quando arriva il maltempo si creano problemi, come la caduta di diversi alberi.

Come Comunità Montana ogni anno lanciamo il bando “misure forestali” per concedere dei piccoli contributi dedicati alla cura dei nostri boschi. Ci tengo a segnalare il recupero di importanti castagneti della nostra valle come quelli di Ubiale, Sedrina, Zogno, Averara, ma ci sono tantissime altre selve che andrebbero curate.

In questi anni, cosa è stato fatto per incentivare la nascita di nuove aziende agricole? Al momento c'è quale bando attivo?

Come Comunità Montana Valle Brembana cerchiamo di aiutare allevatori e agricoltori con il bando a sostegno dell'agricoltura in aree montane. Aiutare queste persone è una sensazione incredibile, e la più grande soddisfazione è il contatto umano. Quando stringi la mano a questi grandi lavoratori della terra, percepisci le loro fatiche. Hanno scelto una professione durissima, è una vita piena di sacrifici.

Con il corso di operatore agricolo al CFP di San Giovanni Bianco molti ragazzi stanno tornando a lavorare la terra e si vedono spesso anche durante le fiere zootecniche. Quanto conta la formazione per lavorare nell'agricoltura?

Grazie a questo corso i ragazzi studiano non solo l'agricoltura, ma l'agricoltura che si fa da noi, quella di montagna. Da quando il corso è stato attivato, il numero di iscritti è sempre molto buono, con classi di 20-25 ragazzi. Molte aziende danno un importante contributo e sostegno, permettendo ai ragazzi di vedere con i loro occhi alcune lavorazioni, come la trasformazione del latte in formaggio.

Mi preme sottolineare inoltre che i ragazzi che decidono di fare questo corso, una volta terminato, trovano subito lavoro. Addirittura alcuni di loro, che hanno solo 19 anni, una volta ottenuta la qualifica aprono una loro azienda. Il ritorno dei giovani è davvero significativo, forse anche perché l'industria ha perso mordente per via della crisi, ma il risultato è che la montagna sta tornando a rivivere come una volta. A testimoniarlo è la grande presenza di giovani allevatori alle mostre zootecniche della Valle Brembana. Fiere a cui partecipano spesso anche gli studenti del CFP.

(Fonte immagine in evidenza: Valbrembanaweb.com)

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