Anna Tassis, da Londra per ridare vita al ristorante ‘La Mela’ di Moio

Anna Tassis ha 28 anni e, dopo averne passati cinque a Londra, ha deciso di tornare in valle per aprire la Trattoria - Pizzeria ''La Mela'' a Moio de' Calvi.
8 Maggio 2019

Dalla sua posizione domina il centro del paese, donando una vista ineguagliabile sulle montagne dell'alta Valle Brembana che accerchiano il piccolo borgo e sul viale principale alberato, da cui fanno capolino una piazzetta e la cinquecentenaria chiesa. È la Trattoria – Pizzeria “La Mela”, a Moio de' Calvi, gestita da Anna Tassis.

Anna, classe '90 e diplomata all'IPSSAR di San Pellegrino Terme, ha sempre vissuto a Piazza Brembana. A 22 anni la voglia di esplorare, di conoscere e scoprire ha avuto la meglio spingendola a partire, destinazione Londra. Qui vi è rimasta per cinque anni, lavorando in sala bar, imparando la lingua e stringendo nuove amicizie. “Ho scelto di andare lì perché non stavo bene in Valle Brembana, avevo bisogno di vedere cose e persone nuove – spiega Anna – per cui ho deciso di partire per un'esperienza estiva di 3 o 4 mesi, che poi sono diventati 5 anni. È stato molto difficile all'inizio, ero sola e non sapevo l'inglese, quindi è stata dura”.

Ma con il passare negli anni, cresce in lei la nostalgia e la voglia di tornare in valle, di mollare la vita frenetica londinese per tornare alla tranquillità dei monti orobici, per apprezzare le cose semplici senza quello strato di superficialità che caratterizza una metropoli grande come la capitale del Regno Unito. “Una persona come me, nata in Valle Brembana, dopo un po' si rende conto che là hai tutto ma in verità non hai niente – racconta la giovane – È tutto molto falso dal mio punto di vista. Sono tornata indietro perché ho imparato ad apprezzare le cose semplici, che a Londra invece mancano. Una persona finché non va via e si rende conto di cosa c'è fuori, non apprezza al meglio quello che c'è qua”.

Ed è così che il destino le presenta l'occasione di tornare in patria: il bando di gestione per il bar – sala ristorante di Moio de' Calvi.“Tutto nasce due anni fa, quando parlando con un mio amico, scherzando, gli dico che avrei preso in gestione il bar, nel caso in cui avessero realizzato il bando. Poco tempo dopo, mia mamma viene a sapere che il Comune di Moio stava proprio per aprire il bando – spiega Anna – Così, pian piano si è insinuata in me l'idea di poterlo seriamente prendere in gestione. Avevo già in programma di andarmene da Londra, nonostante all'inizio non volessi tornare subito in Italia: pensandoci, nonostante le paure, ho capito che fosse un'occasione da prendere al volo”.

Superati i leciti dubbi iniziali e le paure, soprattutto dovute alla consapevolezza che il bar – chiuso da anni – aveva una clientela ormai inesistente, Anna prende il coraggio a due mani e decide di tornare in Italia per presentarsi al bando comunale. Il 15 giugno 2018, quasi un anno fa, apre ufficialmente la Trattoria – Pizzeria “La Mela”, nei locali sotto il Comune. Il nome cade su “La Mela” per due motivi: come omaggio alla famosa “mela di Moio” e come ricordo affettuoso del suo primo cane Mela, nato proprio nel paesino brembano. “In quasi un anno, economicamente parlando è andata bene, tranne ovviamente i mesi invernali – commenta Anna – Sono comunque soddisfatta, considerando che il posto era chiuso da molto tempo”.

Entrando si ha subito un'impressione accogliente, di un luogo che sa “di casa”, a partire dal piano bar alla sala. Appena varcata la soglia si scorge un cartello “Prodotti a km 0”: nella vetrina fanno bella mostra di sé miele, idromele, farina per polenta, marmellate e salse, camomille, liquori digestivi, formaggi e salumi di ogni tipo, frutta e verdura, tutti prodotti dalle piccole realtà della zona, venduti da Anna per aiutare a sostenere l'economia locale delle piccole imprese. “È necessario aiutare e collaborare anche con le piccole aziende della valle – afferma – Mi sembra giusto vendere prodotti che produciamo noi. Oltre ad essere genuino, serve anche per far conoscere le piccole realtà”.

Fra gnocchi, risotti e “nosecc” prende vita un menu tutto “made in Val Brembana”, che Anna offre ai suoi ospiti grazie al supporto del suo team: Francesca, la cuoca, Desirée e Ilaria, le cameriere, e Romolo, il piazzaiolo. “Francesca la conosco da 10 anni, ha sempre fatto la cuoca ma negli ultimi anni svolgeva altri lavori – spiega Anna – poi le ho proposto di venire a lavorare per me, così si è licenziata per venire ad aiutarmi. Desirée, invece. la conosco da 5-6 anni, mentre Ilaria si è unita alla squadra grazie al suggerimento di un amico. L'unico uomo è Romolo, il mio ex allenatore di pallavolo, che ha spostato i suoi impegni per lavorare con noi specialmente nei fine settimana. Abbiamo fatto una cena tutti insieme per conoscerci, ho notato che c'era molta affinità e ho deciso che quello sarebbe stato il nostro team”.

Alla luce di un anno di lavoro, Anna ha già pensato a dei progetti estivi, maggiormente incentrati su serate gastronomiche sia di prodotti locali che a base di pesce. Torneranno poi alcune serate con ospiti e concerti, mostre fotografiche e il desiderio di una collaborazione con i Frutticoltori Alta Valle Brembana, in occasione della sagra della mela. “Ai giovani come me vorrei dire di provarci, di essere cocciuti nelle proprie decisioni, anche se a volte sembra che le persone cerchino in tutti i modi di metterti i bastoni fra le ruote, soprattutto burocraticamente parlando, ma alla fine ricevi una grande soddisfazione – conclude Anna – Alle persone della valle vorrei invece dire di aprire di più la mente e gli occhi, di cercare di collaborare gli uni con gli altri, di cercare di far vivere davvero la valle e di apprezzare quello che abbiamo qui, perché spesso, soprattutto i giovani, non ce ne rendiamo conto”.

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