Paolo Bolis, il ‘maestro’ dei cani da pastore: la sua scuola a Villa d’Almè

Per questo nuovo appuntamento abbiamo intervistato Paolo Bolis, insegnante e addestratore nella scuola per working sheepdog di Villa d'Almè
15 Marzo 2019

Paolo Bolis, 36 anni di Bonate Sopra, nella vita lavora in campo immobiliare. Ma ad occupare il suo tempo non ci sono solo i mattoni: Paolo è, infatti, anche insegnante e addestratore nella scuola per working sheepdog (addestramento di cani da pastore) presso l'azienda agricola “Ol Porteghet” a Villa d'Almè. 

Da sempre un grande appassionato di montagna e natura, la vita di Paolo prende una piega differente quando incontra il suo fedele amico a quattro zampe Pato, un border collie: grazie al suo cane, il rapporto con la natura si intensifica e lo spinge a concentrarsi sempre di più in questa attività che lo porterà in futuro a partecipare a circuiti di gare nazionali, patrocinate dall'ISDA (Italian Sheep Dog Association), dove il duo è arrivato a competere nella categoria più prestigiosa, la “open”, dove tuttora gareggia anche con il suo cane Kacy.

“Ho provato il primo approccio del mio cane al lavoro su gregge per la prima volta dieci anni fa, in maniera quasi casuale – spiega Paolo – Si trattava semplicemente di una prova a livello di attitudine e istinto: dopo quel tentativo ho provato emozioni positive ed ero talmente contento che ho deciso di punto in bianco di prendere i primi capi di pecore e iniziare questo percorso per imparare ad addestrare il mio cane, grazie al quale, passo dopo passo, mi si è aperto un mondo.”

La prima iniziativa ed i primi passi sono stati mossi in Valle Imagna, grazie alla disponibilità di una famiglia che ha messo a disposizione stalla e pascoli per ospitare gli animali: “non finirò mai di ringraziarli”, sottolinea Paolo. Successivamente gli stage, gli incontri con i migliori addestratori d'Italia ed esteri per farsi la “gavetta” e fare esperienza sul campo con tecniche di addestramento sempre nuove. In parallelo, si sviluppa anche il suo gregge formato da due razze particolari, la “scottish blackface”, una fra le più diffuse del Regno Unito, e la Skudde, una pecora dalla storia molto antica. Dai pochi capi iniziali, i numeri hanno iniziato a crescere e le prime richieste di addestramento a fioccare.

Poi l'incontro con Paola Baroni, titolare dell’azienda agricola Ol Porteghet, ed ecco che la prima idea di una scuola per cani da pastore ha iniziato a prendere vita, stabilendosi a Villa d'Almè in località Bruntino nella meravigliosa cornice naturale del Parco dei Colli. “Paola aveva preso da poco un border collie, era un mondo che conosceva solo marginalmente, e insieme abbiamo iniziato ad addestrare il suo cane, per cui mi sono trasferito dal luogo in cui mi trovavo prima, in Valle Imagna, a Villa d'Almè in località Bruntino, in un luogo meraviglioso e immerso nella natura – racconta Paolo – Abbiamo iniziato ad allevare pecore ed addestrare insieme i cani, e passo dopo passo a gestire sempre più pascoli contribuendo anche alla cura del territorio. Oggi abbiamo degli allievi principalmente della zona, ma alcuni provengono anche da fuori provincia.”

Ma che cos'è una scuola per Working Sheepdog? Come dice il nome, è una scuola che si occupa di Addestramento del cane da pastore, nella fattispecie di razza Border Collie. Il primo approccio è cauto e lento, e prevede lo studio e la valutazione del comportamento istintivo del cane nei confronti di un gregge con pochi capi. Strada facendo il cane cresce e si inizia ad impartire l'addestramento vero e proprio, svolto in contemporanea con il proprietario.

“Una cosa molto importante è che l'addestramento venga fatto in contemporanea con il proprietario. E’ fondamentale che quest’ultimo sappia come gestire e condurre il proprio cane – precisa Paolo – Mentre il cane impara a lavorare, anche il proprietario apprende la gestione ed il tipo di addestramento e conduzione di cui necessita”. L'obiettivo è raggiungere un livello di interazione, fiducia e rispetto reciproco fra il conduttore ed il proprio cane, determinando una sintonia che è condizione essenziale per procedere all'addestramento di un cane da pastore.

Il progetto della scuola “Ol Porteghet”, lo scorso anno, è risultato uno dei sette selezionati dal Bando Idee 2018, indetto dall'Azienda Speciale Consortile Valle Imagna-Villa d'Almè, ricevendo 3.000 euro di finanziamento. Gli interventi realizzati grazie a questo finanziamento si sono focalizzati sulle attrezzature “del mestiere”: pariamo di reti da pascolo, le batterie per elettrificare tali reti e tutte le strutture da fattoria classiche, come mangiatoie, oltre che più cure veterinarie quando necessario e i relativi vaccini e profilassi di rito.

“Il Bando Idee 2018 è stato molto importante perché, chiaramente, per far procedere la scuola è necessario avere delle attrezzature – spiega Paolo – Più persone vogliono addestrare i cani, più pecore dobbiamo avere per garantire un ricambio nel lavoro finalizzato a ridurre al minimo lo stress degli animali. Più pecore significa pertanto avere più strutture e più pascoli da poter gestire, che a sua volta si traduce concretamente nell'acquisto di parecchio materiale. Ne consegue che il contributo è stato da questo punto di vista molto importante per noi, concedendoci la possibilità di poter ampliare e migliorare l'organizzazione e il materiale a disposizione”.

A quasi un anno di distanza dalla sua apertura, Paolo si dice positivo circa il bilancio annuale. Lo scopo ora è crescere in maniera graduale, rispettando l'equilibrio fra numero di cani in addestramento e pecore disponibili, con la volontà di far conoscere questa professionale realtà su tutti i suoi fronti, come un “work in progress” costante che prevede tempi di crescita, “di cui siamo molto contenti” aggiunge Paolo.

Un'interessante realtà che annovera fra i suoi punti di forza l'ambiente che la ospita e la sua accessibilità: collocato nello splendido Parco dei Colli, la zona consente una certa variabilità di campi di addestramento, da quelli più piccoli per i cani più giovani a spazi più ampi per quelli più esperti, oltre che un'importante accessibilità dovuta alla posizione strategica del centro, alle porte di Bergamo, che permette alle persone di raggiungere facilmente l’attività. “Abbiamo anche una struttura che ci consentirà in futuro di ospitare dei conduttori e professionisti stranieri per organizzare stage – aggiunge Paolo – in modo da consentire a tutti una ricerca ed un miglioramento continuo, perché di migliorare non si deve mai finire.”

E i punti deboli? Nessuno in particolare, se non il desiderio di ricevere finanziamenti sul versante economico per poter migliorare sempre di più l'attività. “Ci sono stati sicuramente degli aiuti da un punto di vista economico e anche di supporto come quello del Bando Idee che ringrazio – spiega Paolo – In generale ritengo che qualsiasi tipo di attività zootecnica, agricola o di allevamento dovrebbe essere aiutata di più perché muoversi oggi sul territorio non è facile, la burocrazia è notevole, e le spese sono molte”.

Lanciando uno sguardo al futuro, l'obiettivo è ora solo uno: crescere progressivamente, gradualmente e in maniera proporzionale su tutto il progetto, a partire dalla scuola e dall'allevamento delle pecore, per un miglioramento che sia a 360° e fondi i presupposti su una filosofia incentrata sulla qualità. “Questa passione è molto bella – conclude Paolo – perché consente di rientrare in maniera profonda in un rapporto con la natura e gli animali, con il territorio e l'ambiente. Al giorno d’oggi, considerando i ritmi frenetici e spesso stressanti della vita moderna, ritengo possa fare bene riconciliarsi con la natura ed i suoi tempi, è un contributo importante per l’equilibrio di ognuno di noi”.

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