Anca Agafitei, da ingegnere a OSS: una svolta dalla Romania

Prima ingegnere meccanico in Romania, poi imprenditrice a Londra e infine infermiera a San Pellegrino Terme.
21 Marzo 2020

La vita a volte nasconde degli stereotipi, anche nel mondo del lavoro. Ad esempio, chi mai penserebbe a un’ingegnere meccanico donna? Lo sa bene Anca Agafitei, donna di 38 anni, nata in Romania, più precisamente in provincia di Bacau. Trasferitasi a Brasov, si laurea in ingegneria meccanica: “ Avevo un bel lavoro in una Azienda di Costruzioni, ero un’ingegnere in dipartimento elettrico dove ho lavorato per 5 anni. Ero molto contenta e felice della vita che avevo”, ci confida.

Nel 2004 si sposa e cinque anni più tardi da alla luce la sua bambina di cui è molto orgogliosa, Alexia Ariana. Nel 2010 si trasferisce con la figlia in Inghilterra fino al 2016, dove apre un’attività, una impresa di pulizia. “Nonostante pensassi di farlo come lavoro provvisorio, sono andata avanti per 5 anni. In Inghilterra mi sono trovata molto bene, le persone erano molto carine. Ero l’unica che aveva la patente e di conseguenza ho dovuto assumere anche il ruolo dell’uomo in famiglia, o per lo meno, così mi sono sentita, tutti contavano su di me”, afferma Anca con una certa tristezza.

 

Nel 2016 poi la svolta: Anca incontra dopo 21 anni una vecchia conoscenza, Liviu Titaru, e, dopo che la prima storia d’amore si era ormai conclusa, insieme prendono la decisione di trasferirsi con la bambina di Anca in Italia, dove si trovava anche sua mamma e i suoi fratelli già da diversi anni. Nel 2018 Anca si sposa con Liviu e i due si stabiliscono a Traversetolo (Parma) dalla madre di lei. “Mi sono innamorata subito del paese che mi ricordava molto il mio Brasov. L’amore mi ha portata qui”. Dopo una prima permanenza nel parmense, la famiglia si è poi trasferita definitivamente a San Pellegrino Terme, località molto apprezzata da entrambi. Un’altra storia, insomma, in cui l’amore è coinvolto e arricchisce così la nostra amata Valle.

In Italia la sua laurea in ingegneria non aveva valenza, ed è per questo che decide di mettersi al lavoro e frequenta un corso di OSS per un anno, trovando poi lavoro nell’ambito sanitario. Per quanto riguarda la società, Anca afferma: “Sono grata per come è stata accolta mia figlia a livello scolastico all’Istituto Comprensivo di San Pellegrino Terme, dove tutto il personale didattico si è dimostrato molto disponibile per facilitare l’integrazione nella scuola. Mia famiglia ha molti amici ed è molto felice”.

Anca termina poi l’intervista con parole che fanno veramente riflettere e fanno ammirare la sua persona: “Sono felice dell’opportunità che mi è stata data di vedere e di conoscere molte persone con storie diverse, sono grata e fortunata a prescindere da dove abito, sapevo che con le persone giuste e con la volontà si può fare. Mi adatto ad ogni paese e città, l’importante è con chi siamo non dove siamo, la felicità ce la creiamo noi”. Faber est suae quisque fortunae, avrebbero detto i nostri antenati latini. Nonostante si trovi bene qui oggi, Anca confessa che lascia una porta aperta alla sua amata madrepatria.

 

 

 

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