Nikola, l’italo-serbo amante del fantasy. Piani per il futuro? ”Scrivere un libro”

I genitori emigrano in Italia in seguito alle guerre jugoslave degli anni '90. ''Non si poteva vivere serenamente lì''.
22 Marzo 2021

Nikola Bekcic è un giovanissimo ragazzo di 17 anni che vive a Piazza Brembana. Le sue radici però, affondano a circa 1000 chilometri dalla Valle Brembana, anche se di fatto è nato in Italia.

“Non essendo nato nel mio paese di provenienza, la Serbia appunto, non posso dire di conoscerne la situazione che vi era al tempo in modo ampio – racconta Nikola –, ma la decisione di venire a vivere qui in Italia è stata presa dai miei genitori principalmente per via della guerra che c’è stata in tutta la ex Jugoslavia negli anni ’90.

La situazione era dunque – prosegue il giovane –, specie nella città dove abitava al tempo mio padre, Sarajevo, disastrosa. La città, infatti, era sotto assedio, ed inoltre erano presenti molti conflitti interni che minacciavano la popolazione locale in modo ancora più diretto. Non si poteva vivere serenamente lì”

Nel suo paese attuale, invece, Nikola si trova bene, è felice, tanto che non pensa di andare a vivere in Serbia, anche se ci torna volentieri anche per incontrare le persone del posto. Non ha mai subito discriminazioni per via della sua provenienza, forse perché, come dice lui, “semplicemente guardandomi non si nota”.

 

Non ha dunque mai avuto esperienze negative, se non attraverso i social, ma che sono comunque di poca rilevanza per lui: “Ho sempre cercato di sfruttare le mie origini a mio vantaggio, soprattutto in ambito scolastico. Per il resto non mi sono mai fatto toccare da quello che si diceva su di me”, ci spiega.

Nikola è un ragazzo dalle molte passioni, in continuo cambiamento: “In passato ho praticato parecchi sport, tra i quali arti marziali e calcio, mentre ora preferisco allenarmi in modo individuale. Oltre a questo ho anche una grande passione per la lettura e, in generale, per tutto ciò che riguarda la fantasia e la fantascienza in ogni sua forma: film, serie tv, videogiochi. Un’altra passione è indubbiamente la musica, in particolare il rap, sia italiano che di altri paesi, come anche quello da cui provengo”.

La Valle, luogo che ospita anche l’Istituto Turoldo che lui frequenta seguendo il corso di liceo scientifico, è un ambiente piccolo, che si adatta però al suo stile di vita: “Mi trovo generalmente bene e non ho mai avuto problemi, anche se purtroppo so di alcuni episodi di razzismo che sono accaduti in paesi vicini. Fortunatamente però si tratta di una minoranza, ma che mi auguro possa estinguersi il più velocemente possibile”, ci racconta. Piani per il futuro? “Sicuramente scrivere un libro, confessa.

 

 

 

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