È cominciata la bella stagione e le giornate cominciano ad allungarsi, finalmente il momento di salire in sella per fantastiche avventure in bici è arrivato! Nelle nostre valli questo sport è molto diffuso e nella storia ci sono stati tanti ciclisti bergamaschi che hanno partecipato o partecipano tuttora alle maggiori competizioni mondiali. Tra di loro c’è Davide Baldaccini, 26 anni, ciclista di San Giovanni Bianco, che ha voluto raccontare la sua storia e dare dei consigli per tutti i giovani che vogliono approcciarsi a questo sport.
Quando hai cominciato a praticare ciclismo? “Quando avevo 7-8 anni andavo da mio nonno per vedere le gare di ciclismo come il Giro d’Italia e da quel momento mi sono appassionato a questo sport. A 11 anni sono riuscito a convincere mio papà, che aveva gareggiato come dilettante, a farmi praticare ciclismo e mi sono iscritto al Pedale Brembillese”.
Nei primi anni avrai dovuto conciliare lo sport con lo studio, come facevi? “Quando ho cominciato ad andare alle scuole superiori è stato abbastanza impegnativo, perché avevo allenamenti quasi tutti i giorni. Frequentavo l’Esperia a Bergamo e, dato che la mia squadra aveva la sede a San Paolo d’Argon, appena finita la scuola il mio preparatore veniva a prendermi e pranzavo a casa sua, per poi allenarmi. Tornavo a casa quasi alle 19 e oltre a cenare dovevo anche fare i compiti e studiare, per poi alzarmi presto la mattina seguente. In compenso, però, ho raccolto anche delle grandi soddisfazioni: la vittoria in casa a Brembilla, il secondo posto nel campionato Italiano giovanile e quattro vittorie nella categoria junior, di cui una sul colle Gallo. Infine, l’onore di vestire la maglia della Nazionale per partecipare ai mondiali di categoria. È stata un’esperienza fantastica, anche perché ho avuto la possibilità di conoscere dei membri della squadra dei professionisti”.
Adesso come procede la tua carriera? “Nei miei anni da dilettante ero un corridore per la Colpack e la Corratec e ho partecipato, nel 2019, al Giro di Colombia e, nel 2022, al Giro del Veneto, mentre, dal 2023, sono un professionista. Il primo anno è stato abbastanza impegnativo, perché il livello degli avversari rispetto alle categorie giovanili si alza notevolmente, ma è molto divertente competere con atleti così forti in gare in giro per il mondo. Quest’anno ho preso parte ad una gara in Cina ad aprile, al Tour of the Alps e a due gare in Giappone, tra cui il Tour of Japan”.
Cosa consigli ai giovani che volessero provare il ciclismo, in Valle Brembana ci sono le possibilità per cominciare? “Per praticare questo sport bisogna innanzitutto avere in testa l’idea che ci si deve allenare spesso, anche da soli, e anche con poca voglia, se si vogliono raggiungere risultati. Penso che in Valle ci siano società come il Pedale Brembillese, dove ho cominciato io, che possano aiutare nel percorso e con la motivazione e la passione sicuramente si può arrivare a raccogliere i frutti dei propri sforzi”.
In conclusione, la storia di Davide Baldaccini, dalle prime pedalate tra le valli bergamasche fino alle competizioni internazionali, è un esempio di come la passione, la dedizione e il sostegno di famiglia e territorio possano alimentare sogni importanti nel mondo del ciclismo. La sua storia rappresenta un invito a salire in sella per esplorare le nostre valli e magari scoprire le proprie potenzialità, con la consapevolezza che impegno e amore per questo sport possono davvero portare a grandi soddisfazioni.