‘Occhio al sociale’ con ASC Imagna-Villa – Focus sui Comuni: Almè, Palazzago, Rota d’Imagna, Roncola

Quarta puntata dedicata ai Comuni dell'Ambito Valle Imagna-Villa d'Almè per analizzare, con sindaci o assessori alle Politiche sociali, la situazione in termini di criticità sociali, risposta
12 Dicembre 2018

Quarta puntata della rubrica “Occhio al sociale” in cui facciamo tappa nei Comuni dell'Ambito Valle Imagna-Villa d'Almè per analizzare, con sindaci o assessori alle Politiche sociali, la situazione in termini di criticità sociali, risposta a tali problematiche (anche grazie al sostegno dell'Azienda Speciale Consortile), punti di forza dei vari paesi, nuove possibilità, futuro, e quello che ancora si può e si deve fare per potenziare il welfare.

Almè

Massimo Bandera “Perdita lavoro e assistenza anziani le maggiori criticità di questo ultimo decennio. Punto di forza la fitta rete di associazioni e il senso di comunità”

Massimo Bandera, 44 anni, sposato e padre di Alessandro e Francesca. Tecnico comunale, laureato in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente. è sindaco di Almè dal giugno 2016.  Vice Presidente dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito Distrettuale della Valle Imagna – Villa d’Almè. Precedente incarichi Assessore comune di Bergamo 2009-2014 e Assessore Comune di Seriate 1999-2009. È lui a presentarci le sfide sociali che sta affrontando il suo Comune.

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Nei primi due anni e mezzo di amministrazione molte sono state le questioni e i bisogni che abbiamo dovuto affrontare da subito, in gran parte legati alla profonda crisi economica dell’ultimo decennio che fa sentire ancora i suoi effetti. Il dramma della perdita del lavoro in particolare per le persone di una certa età, la difficoltà ad un nuovo inserimento lavorativo e l’impossibilità a garantire il mantenimento delle rispettive famiglie sono state le questioni di maggior criticità affrontate. Altro tema che abbiamo dovuto affrontare riguarda l’incremento dell’assistenza agli anziani sempre più longevi e quindi bisognosi di maggiori attenzioni anche in conseguenza di un minor sostegno nell’ambito familiare. Le risposte a tali bisogni sono state orientate nella definizione di progetti e percorsi mirati caso per caso, ad un coinvolgimento delle imprese locali. Per quanto riguarda gli anziani, abbiamo lavorato per incrementare le risorse rivolte ad una maggior assistenza sia domiciliare che presso le strutture di ricovero.

Pur essendo un paese densamente abitato dell’Hinterland di Bergamo,  Almè gode di una posizione e dimensione territoriale ideale; da noi si può respirare ancora quello spirito di Comunità dove le persone si conoscono e si salutano per le vie e le piazze. I nostri punti di forza sono la fitta rete di associazioni esistenti, coordinate dalla Consulta delle associazioni, la Parrocchia con le sue nuove e accoglienti strutture dell’oratorio appena riqualificate, i numerosi servizi sia pubblici che privati presenti e tanti volontari. Ad Almè e a Villa d’Almè sono stati avviati percorsi di Welfare di Comunità con il coinvolgimento delle numerose realtà presenti nei nostri territori, con l’obbiettivo di avviare progetti di inclusione sociale e di cittadinanza attiva.

L’Ambito della Valle Imagna – Villa d’Almè è un territorio disomogeneo con bisogni e realtà differenti, ciò nonostante in questi anni si è lavorato molto sulla condivisione di obiettivi e progetti nel rispetto delle specificità dei singoli territori. Le priorità sono molte e ben esplicitate nel Piano di Zona appena approvato e nel progetto ”Distanze ravvicinate” recentemente finanziato dalla Fondazione Cariplo. Il temi legati al lavoro, al sostegno degli anziani e delle famiglie sono sicuramente le priorità che vorremmo  poter approfondire e condividere di più all’interno dell’Ambito.

Negli ultimi anni l’Azienda Speciale Consortile è crescita significativamente sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista qualitativo, confermandosi il braccio operativo dell’Ambito a disposizione e a supporto delle Amministrazioni comunali. Un ruolo importante soprattutto per quei piccoli comuni che da soli non riescono a far fronte alla complessa gestione delle politiche sociali. Il Comune di Almè a tal riguardo, cogliendo appieno tale mission, ha recentemente ampliato i servizi affidati all’Azienda Speciale Consortile, con risultati che riteniamo soddisfacenti.

 

Palazzago

Jacobelli e Scotti “Ogni anno 210 mila euro di trasporto scolastico, così evitiamo per le famiglie rette di 70/80 euro al mese per bambino

A raccontarci la situazione di Palazzago sono il sindaco Michele Jacobelli, 56 anni, consulente azienda e primo cittadino dal 2011 al secondo mandato e Patrizia Scotti, 66 anni, maestra elementare in pensione, vice sindaco e assessore ai Servizi sociali e P.I. dal 2016.

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Il Comune di Palazzago, per scelta politica, si accolla completamente il pagamento dei circa 210.000 euro annui di trasporto scolastico, scelta che compiamo per aiutare le famiglie di Palazzago che hanno figli. In questo modo evitiamo che rette di 70-80 euro/mese/bambino gravino sui genitori e quindi sulle famiglie.

I nostri punti di forza in ambito sociale: Trasporto con nostro pulmino sociale per accesso alle strutture sanitarie a anziani e disabili; pasti a domicilio anziani; accompagnatori sugli scuolabus (infanzia e primaria); buoni lavorativi sociali per cittadini in situazione di disagio economico; ambulatorio infermieristico gratuito per over 60 e disabili; compartecipazione economica del Comune a tutti i progetti educativi e formativi della scuola ( dal Nido alla Scuola secondaria); Premi al merito scolastico dalla scuola media all'università, contributi alle famiglie in occasione della nascita di ogni figlio ( invio al loro domicilio di materiale per la prima infanzia e festa nuovi nati); festa per la terza età e organizzazione soggiorno marino invernale per anziani; festa dei 18enni come momento introduttivo nella vita della nostra Comunità, con incontri, nella stessa serata, in cui si illustrano vari pericoli a cui possono andare incontro e – per contro – vengono presentate le varie Associazioni (ne abbiamo 25) in cui i giovani possono decidere di dedicare parte del loro tempo; spazio compiti: una sezione a Palazzago e una a Gromlongo (3 volte la settimana da ottobre a maggio); assistenza educativa dalla materna alla scuola superiore ( per 11 minori spesa di circa 50.000euro/anno).

Priorità su cui lavorare insieme ad ASC: concordare con i Comuni eventuali progetti di recupero o sostegno alle fragilità di alcuni cittadini; far controllare preventivamente ad ogni singolo Comune tutte le domande di prestazione socio assistenziale fatte dai propri residenti direttamente all'ASC, concentrando l'attenzione sulle modalità di compilazione degli ISEE; segnalare alla Corte dei Conti quei CAF che dovessero accettare autocertificazioni non verificabili dagli Enti della Pubblica Amministrazione. Perché accettando ISEE incompleti si origina un danno erariale e una ingiustizia nei confronti degli altri cittadini.

Segnaliamo il progetto di recupero con il Tribunale per  i condannati che scontano la pena svolgendo attività  di pubblica utilità nel nostro Comune. Abbiamo chiesto ai nostri referenti politici in Parlamento e al Governo di valutare la possibilità di una modifica alla Convenzione in essere tra il Ministero di Giustizia e i Comuni per l'utilizzo di condannati a pene alternative al carcere. La modifica riguarda il pagamento dell'assicurazione antinfortunistica, attualmente a carico delle Amministrazioni comunali. Riteniamo che i condannati a pene alternative per guida in stato di ebbrezza, ad esempio, possano affrontare la spesa di circa 100 euro/persona, obbligatoria prima di impiegare i condannati in lavori socialmente utili.  Per un condannato è un importo lieve, a fronte del vantaggio di effettuare lavori per la collettività in luogo di scontare mesi di carcere. Per le Amministrazioni che accettano di aiutare il Ministero di Giustizia, facendo scontare le pene alternative, significa evitare spese che possono così essere utilizzate per altri scopi.

Rota d'Imagna

Zaccheo Moscheni “Assistenza domiciliare, borse lavoro, supporto extra-scuola, progetti riabilitativo-socializzanti. Importante il progetto 'La Valle dei 5 Campi' con corsi formativi e informativi per i nostri giovani agricoltori e allevatori “

A raccontarci la situazione di Rota d'Imagna è Zaccheo Moscheni, 69 anni, pensionato della Pubblica Amministrazione, residente a Rota d'Imagna dal 2015 dove svolge l'incarico di assessore esterno ai servizi sociali dal 2016 per il Comune. È anche componente aggiunto del CDA dell'Azienda Speciale Consortile Valle Imagna-Villa D'Almè dal 2016, presidente dell'Assemblea Sindaci del Distretto ATS di Bergamo, Valle Brembana e Valle Imagna dal 2017.

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Come per ogni Comune della Valle molteplici sono state le criticità presentate dalla popolazione, sia causate dai recenti fenomeni delle fragilità familiari, sia dal progressivo contrarsi delle opportunità lavorative, sia per il progressivo invecchiamento e deterioramento delle autonomie personali. Diversi interventi programmati dal nostro Servizio Sociale hanno consentito di attivare il servizio di assistenza domiciliare, il servizio delle borse lavoro, i progetti riabilitativo-socializzanti, le attività di supporto extra-scuola denominato Non solo compiti, le funzioni altrettanto importanti di informazione e accompagnamento ai servizi diurni o residenziali per le persone prive di adeguato sostegno familiare. A proposito dei servizi residenziali per la terza età prosegue l'interesse e l'attività dell'Amministrazione Comunale per generare una adeguata riconversione di strutture esistenti nel nostro paese, strutture attualmente poco o per nulla utilizzate, così da poter rispondere ai bisogni della popolazione fragile senza allontanarsi dalla nostra comunità.

Una particolare attenzione è rivolta ai nostri bambini sia per le funzioni della scuola materna esercitata dalla Parrocchia in convenzione con il nostro Comune, sia per le funzioni di sostegno e supporto alle numerose attività della scuola primaria e, altra peculiare e non semplice attività, è quella di prendersi cura di soggetti fragili privi di sostegno familiare attraverso il delicato servizio di Amministrazione di Sostegno con nomina del Tribunale di Bergamo. Stiamo contribuendo con il Progetto denominato “La Valle dei 5 Campi” a numerose attività di informazione e formazione per i giovani agricoltori e allevatori del nostro paese, attività condivise con i Comuni di Brumano, Corna Imagna, Fuipiano e Locatello, consapevoli che occorre sostenere e incentivare i giovani al recupero del lavoro agricolo, ortofrutticolo e contemporaneamente valorizzare e curare il nostro bel territorio per divenire sempre più attraente per i turisti e per le giovani famiglie che devono investire sulle nostre bellezze naturali e contrastare i rischi dello spopolamento vallare.

Il confronto tra tutti i rappresentanti dei 20 Comuni che costituiscono l'Ambito della Valle Imagna è prassi ormai consolidata e tante sono le occasioni per esaminare i problemi sociali e condividere le possibili migliori soluzioni. Il recente Piano di Zona approvato per il triennio 2018-2020 ha fissato priorità e strumenti per sostenere particolari obiettivi di integrazione sociale e di rafforzamento delle relazioni sociali di tutte le nostre comunità. I servizi sono importanti e devono sempre migliorare le loro prestazioni sociali, sociosanitarie e sanitarie ma essi da soli non bastano se le comunità di appartenenza dei soggetti fragili e in difficoltà sono estranee ai processi di cura, riabilitazione, integrazione. Tra poco avremo notizia del positivo e fruttuoso cammino svolto dall'Azienda Speciale Consortile Valle Imagna in 3 importanti Progetti per la nostra popolazione rispettivamente denominati.“Distanze Ravvicinate” finanziato da Fondazione Cariplo di Milano, “Per i Bambini” finanziato da una Impresa Sociale di Roma, “Residenza Sociale” generato dall'Azienda stessa e dai Comuni di Costa Imagna, di Roncola, dall'Associazione il Gabbiano e dalla Cooperativa Aeper. Ma di questi successi ne parleranno a breve il Presidente e il Direttore della stessa Azienda Consortile.

Roncola

Lorena Mazzoleni “Da noi tante persone sole o rimaste solo che hanno bisogno di aiuto. Con Costa Imagna e ASC stiamo lavorando ad un progetto di housing sociale”

È la prima cittadina di Roncola, Lorena Mazzoleni, 40 anni, psicoterapeuta, a presentarci criticità e punti di forza del suo Comune.

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Fortunatamente, in ambito sociale, non abbiamo particolari criticità. Non abbiamo casi seguiti dalla tutela minori e con decreto. Le difficoltà maggiori le riscontriamo rispetto a persone sole o rimaste di recente sole non autonome rispetto alla gestione della cura di sé, della casa e con poche risorse economiche. Abbiamo attivato il Rei e borsa lavoro in alcuni casi.

Una criticità che riscontro è la difficoltà a chiedere aiuto da parte di alcuni soggetti, solitamente quelli più bisognosi, e/o di “accettare” alcuni servizi tipo il servizio di assistenza domiciliare proposti da noi a chi ne avrebbe bisogno.  Roncola e' una realtà, come la maggior parte dei paesini di montagna della valle, piccola, con pochi abitanti. Questo consente di individuare casi problematici non segnalati ai servizi e di intervenire in situazioni che da sole non chiedono ma che hanno bisogno e diritto di essere aiutate.

Stiamo pensando ad un progetto di housing sociale con il comune di Costa Valle Imagna e l'Azienda Speciale Consortile per casi di disagio sociale e/o economico. E' un progetto in divenire dove il supporto  e la collaborazione con l'Azienda Speciale. Consortile sono fondamentali per fare da filtro rispetto ai casi segnalati e per creare una rete territoriale nell'ottica dell'integrazione delle risorse.

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