Penna e calamaio – Elena Giulia Belotti, poetessa di San Giovanni Bianco: ”la poesia ci circonda”

Elena Giulia Belotti, poetessa di San Giovanni Bianco, con due libri editi e diversi riconoscimenti in ambito letterario, tra cui una menzione di merito nel premio internazionale di poesia Sentieri diVersi 2017
29 Gennaio 2018

“… vorrei ritrovare i tempi nei quali si parlava con il fuoco”. Con queste parole ci accoglie Elena Giulia Belotti, poetessa di San Giovanni Bianco, con due libri editi e diversi riconoscimenti in ambito letterario, tra cui una menzione di merito nel premio internazionale di poesia “sentieri diVersi”2017 premio che vede tra gli enti patrocinanti l’Unicef, organizzato dall'associazione di volontariato Il Cigno Bianco.

Ciao Giulia, da quanti anni scrivi?

Ho ripreso a scrivere da circa una decina d'anni, dopo aver lasciato la carta bianca per decenni. Scrivevo poesie a vent'anni . Avevo ottenuto anche buoni riconoscimenti , ma in seguito decisi di buttare tutto e ne ho salvate solo due o tre che successivamente ho pubblicato.

Da dove arriva questa vocazione nel scrivere di poesia?

Non lo saprei dire… Frasi, frammenti, strofe di poesie mi vengono alla mente senza che io le cerchi, nei momenti più impensati. Non faccio altro che annotare e poi pian piano ci lavoro. La poesia mi è sempre piaciuta sin da piccola, come le musica. Evidentemente mi accompagna da sempre silenziosa e poi, quando le garba, si fa sentire…

Dove vuole arrivare il tuo messaggio?

Nulla è a caso. Io leggo messaggi di altri, altri leggono i miei; non credo esista una destinazione che si possa decidere. La poesia trova la sua strada da sé, e nel farlo credo che noi , grandi o piccoli poeti, ne diveniamo un suo strumento, un suo veicolo, ma non possiamo controllarne o deciderne il tragitto. L'importante è che la poesia non sia mai una costrizione, poi, per quanto mi riguarda, è libera di andare e giungere dove e a chi vuole.

Che scopo (a tuo avviso) deve prefiggersi un poeta contemporaneo?

Credo che lo scopo di tutti, e non esclusivo del poeta, sia quello di operare per un mondo migliore su tutti i versanti ed in tutti i sensi, più a misura d'uomo , più amorevole gentile ed umile , affinché ci si possa riconciliare con la Natura , con la nostra originaria e splendente vera essenza e con le creature tutte. Purtroppo credo che l'essere umano abbia peccato troppo di superbia e presunzione andando a perdere la meravigliosa consapevolezza che ci è stata regalata con la vita e che ci lega al Tutto.

Ci vuoi parlare un po’ dei tuoi due libri?

Ho pubblicato due libri , “Taraxacum officinale” nel 2009 e “ Nel luminoso circolo” nel 2012. Sono le mie raccolte poetiche che nel corso di questi anni hanno saputo regalarmi gioiose soddisfazioni, tra le quali essere invitata a parlare delle mia poetica con gli studenti dei licei. Trovo sempre interessante il punto di vista dei giovani.

Che progetti hai per il prossimo futuro?

Sto scrivendo e spero di pubblicare entro tempi non troppo lunghi il mio terzo libro.

Come potresti convincere un lettore indeciso ad affacciarsi alla poesia?

La poesia per come l'intendo io ci circonda. Il fatto che poi sia scritta da qualche parte legittima il fatto di poterla definire “poesia” in senso tradizionale. Ma noi viviamo nella sua essenza , ancora prima che sia parola pensata o scritta. Quindi siamo già tutti affacciati alla poesia, basta volerla vedere o meglio, sentire. Il passo successivo e naturale a questo è solitamente poi quello di andare a ritrovarci in un libro; una peculiarità della poesia è la sintesi, in pochi versi si può trovare un universo. Per questo la consiglio . Ma cercare o cercarsi nella poesia credo debba essere una scelta spontanea, un po' istintiva, senza convincimenti.

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