Turoldo ancora al freddo e gli studenti protestano, il Dirigente: ‘la Provincia si attivi’

All'Istituto David Maria Turoldo di Zogno, gli alunni hanno programmato per domani uno sciopero. Il motivo è il malfunzionamento del riscaldamento, a causa del quale nelle aule la temperatura è scesa fino a toccare i 13°.
21 Gennaio 2020

I riscaldamenti non funzionano e gli studenti protestano: è quanto accade all'Istituto David Maria Turoldo di Zogno, dove gli alunni hanno programmato per domani, 22 gennaio, uno sciopero. Il motivo è il malfunzionamento del riscaldamento di un intero piano dell'edificio, a causa del quale nelle aule interessate la temperatura è scesa fino a toccare i 13°. Gli studenti stazioneranno davanti all'ingresso di via Ronco per tutta la durata delle lezioni, un sit-in di protesta con bevande calde per richiamare l'attenzione verso un problema che affligge da tempo l'Istituto.

Le aule coinvolte dal malfunzionamento si trovano al piano G e sono otto in totale: la E08, E09, E10, E11, E12, E13, F11, F12 ed F13. Il problema delle aule al freddo si presenta puntualmente da tempo e pare che a nulla siano valsi i solleciti della dirigenza alla Provincia, alla quale compete l'intero sistema di riscaldamento dell'istituto.

I tecnici vengono mandati tempestivamente ad intervenire, ma risolvono il problema per poco e puntualmente si ripresenta in forma nuova e diversa, con l'attribuzione di cause sempre nuove – afferma il Dirigente Scolastico Claudio Ghilardi Stamattina, stanco della situazione, non mi sono più limitato a contattare i Dirigenti della Provincia, ma ho voluto parlare direttamente con il Presidente per esprimere il mio disappunto e sconcerto rispetto a questa situazione che dura da tempo”.

Il problema, a quanto affermato dal Presidente, non è però esclusivo dell'Istituto Turoldo: il non funzionamento del riscaldamento riguarda la maggior parte delle scuole superiori della Provincia di Bergamo, che però non subiscono il calo termico come a Zogno dove la temperatura esterna è più bassa rispetto alla città. “Il Presidente ha preso a cuore la questione e ha dato la promessa di un'iniziativa determinante per risolvere il disagio – afferma Ghilardi – Penso non si risolverà comunque in modo definitivo in pochi giorni: come il Presidente stesso ha detto, è un problema che riguarda tutte le scuole superiori, per cui c'è un problema di gestione a monte che non funziona da anni”.

Al riscaldamento non funzionante – continua Ghilardi – si aggiunge il fatto che gli infissi sono vecchi e richiederebbero un lavoro di risparmio energetico e ristrutturazione importante, del quale però è sempre responsabile la Provincia”. Anche lo scorso anno, sempre a gennaio, gli studenti avevano protestato per lo stesso problema, che interessava però un settore differente dell'edificio. “L'anno scorso c'era una perdita dei tubi, che sono stati poi sostituiti – spiega il Dirigente – Ogni volta il problema sembra che abbia origine diversa e non si riesce mai a risolvere in modo definitivo. E così arrivano le proteste, legittime, degli studenti, a volte dei docenti e dai genitori”.

Il Dirigente Scolastico ha emesso una circolare per informare le famiglie sulla situazione di quelle aule dove il riscaldamento non funziona, così che possano decidere liberamente se mandare i propri figli a scuola oppure no fino a quando il problema non sarà risolto “anche se – aggiunge Ghilardi – quando ci sarà finalmente una risoluzione, non sappiamo fino a quando durerà”.

L'augurio – conclude il Dirigente – è che la Provincia prenda in mano la questione, faccia una vera ricognizione approfondita di tutta l'impiantistica e pensi magari ad una sorta di riqualificazione energetica più seria e moderna, anche più autonoma che certo può portare a delle forti spese iniziali, ma che se ben fatta è un investimento che nel tempo porta ad un risparmio economico ed energetico, in un Paese in cui si parla di sprechi energetici, riscaldamento globale e questioni connesse”.

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