Variante di Zogno, firmato il contratto: a breve riaprirà il cantiere

Il sogno della variante di Zogno – salvo imprevisti – potrebbe divenire presto realtà: firmato il contratto fra la Collini di Trento e Infrastrutture lombarde.
13 Settembre 2019

Il sogno della variante di Zogno – salvo imprevisti – potrebbe divenire presto realtà: firmato ieri 12 settembre il contratto fra la Collini di Trento e Infrastrutture lombarde, rendendo quindi ufficiale l'imminente inizio dei lavori per il completamento della variante più celebre della Valle Brembana. Si resta dunque in attesa di una data definitiva di consegna del cantiere, che dovrà essere concluso entro 362 giorni naturali e consecutivi, a partire dalla data del verbale di consegna. Fra un anno a questa parte, quindi.

La stipula del contratto – ha spiegato l'assessore regionale a Infrastrutture, trasporti e mobilità Claudia Terziè un altro passo in avanti importante. Come Regione Lombardia, abbiamo finanziato l'opera e monitorato costantemente l'iter, intervenendo anche per rimuovere qualche ostacolo burocratico (come un documento mancante, ndr). La variante di Zogno è fondamentale per la viabilità bergamasca: continueremo a mantenere alta l'attenzione su questa infrastruttura, affinché tutto proceda senza intoppi”.

L'importo del contratto – al netto del ribasso offerto pari a 10,13% (ribasso temporale offerto del 15%) – è di quasi 22 milioni di euro, di cui 585.412 per oneri. Questo ha portato dunque la spesa complessiva a scendere dai 24,3 milioni di euro precedenti. I soldi a disposizione da Regione Lombardia sono, invece, 33,1 milioni di euro (in aggiunta ai 40 milioni già stanziati precedentemente) e saranno investiti anche per la direzione dei lavori e altri costi fissi, più eventuali imprevisti.

Imprevisti che, se non dovessero sorgere, permetterebbe di avere una discreta somma di fondi avanzati, da investire in altri progetti per la comunità come, ad esempio, la realizzazione della strada variante per il Monte di Zogno, località di circa 600 abitanti che al momento dispone solo di una strada stretta. “Si valuterà quanti fondi saranno avanzati a fine lavori – spiega il vicesindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti a L'Eco di Bergamo– L'intenzione è di portare avanti anche questo progetto”.

LA STORIA DELLA VARIANTE – I lavori, iniziati nel 2012 e bloccati nel 2014, sono stati fermi cinque anni in seguito all’abbandono da parte dell’impresa Itinera di Tortona (che aveva vinto tutto l’appalto) in quanto i fondi messi a disposizione erano insufficienti al completamento dell'opera a causa di alcune complicazioni di natura geologica che avevano richiesto interventi di rinforzo dei versanti e modifiche al progetto.

Se, questa volta, tutti i passaggi dovessero essere rispettati, la variante di Zogno dovrebbe essere pronta entro l'estate del 2020. Circa 30 anni dopo la presentazione del primo progetto. Ricordiamo che il progetto riguarda una galleria di circa 2 km che, dalla zona centrale Enel di Zogno, “buca” la montagna e arriva fino alla Madonna del Lavello nella frazione di Ambria, sul confine con San Pellegrino.

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