‘Boicottiamo Save the Mountains’: la petizione per impedire l’iniziativa da Guinness del CAI Bergamo

Riccardo Paravisi ha lanciato una petizione per impedire l'iniziativa ''Save the Mountains'', organizzata dal CAI di Bergamo, che prevede l'afflusso contemporaneo di 10mila persone sulle Orobie il prossimo 7 luglio.
7 Maggio 2019

“La montagna va tutelata dal turismo di massa”: con queste parole inizia il testo allegato alla petizione online lanciata su Change.org da Riccardo Paravisi per impedire l'iniziativa “Save the Mountains”, organizzata dal CAI di Bergamo che prevede l'afflusso contemporaneo di 10 mila persone sulle Orobie il prossimo 7 luglio.

La raccolta firme (a questo link), lanciata la settimana scorsa, ad oggi conta già 2.336 sostenitori. L'obiettivo è boicottare il progetto e “salvare le Orobie dall'invasione”. “Portare 10.000 persone in un solo giorno sulle Orobie Bergamasche per un'iniziativa che mira soltanto a stabilire un record da Guinness dei primati, avrà sicuramente un impatto ambientale molto forte su un ecosistema molto fragile come è quello alpino” si legge nel testo della petizione.

La sfida lanciata dal Cai Bergamo prevede infatti la realizzazione di un nuovo Guinness World Record, dopo il successo dell'”Abbraccio della Presolana”, la cordata più lunga al mondo con 2800 presenze, che aveva ricevuto la certificazione ufficiale due anni fa. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di coinvolgere le persone in un percorso per promuovere la cultura, la sostenibilità e sensibilizzare alla salvaguardia dei nostri territori, oltre che incentivare l'attività fisica attraverso una scampagnata in quota.

Un punto di vista che ha incontrato il disaccordo di Riccardo Paravisi, l'iniziatore della petizione, che punta il dito contro CAI Bergamo, Corpo Nazionale Soccorso Alpino, Associazione Nazionale Alpini, Osservatorio per le montagne bergamasche e Provincia di Bergamo: “Queste iniziative “one spot” – si legge sulla petizione online – sono quanto di più lontano si possa fare per promuovere la cultura della montagna e pertanto vanno con forza combattute da coloro che hanno veramente a cuore la conservazione dell'ambiente alpino e la tutela della flora e della fauna che qui vi risiede”.


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