Illuminazione pubblica: 14 milioni dall’EU per efficientare 30 mila punti luce in Bergamasca

Fra i 34 Comuni coinvolti dal progetto, chiamato FABER, la metà sono delle nostre valli Brembana e Imagna.
9 Dicembre 2019

Bedulita, Blello, Bracca, Carona, Cassiglio, Cornalba, Fuipiano, Locatello, Oltre il Colle, Piazzatorre, San Giovani Bianco, Santa Brigida, Sedrina, Ubiale Clanezzo, Valleve, Valnegra, Valtorta sono i Comuni di Valle Brembana e Valle Imagna che miglioreranno la loro pubblica illuminazione grazie al progetto FABER, co-finanziato dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI) e aggiudicato da Provincia di Bergamo, riguardante la riqualificazione energetica degli impianti di pubblica illuminazione di competenza della Provincia di Bergamo (10.530 punti luce) e di 34 Comuni del territorio provinciale (19.659 punti luce).

Due le E.S.Co. (Energy service company) che si sono aggiudicate il bando: un’associazione temporanea di imprese costituita da Enel Sole srl di Roma(Capogruppo Mandataria) e Consenergy srl di Brescia (Mandante) per il lotto 1 relativo agli impianti di proprietà della Provincia, e la società Engie Servizi spa di Roma, per il lotto 2 relativo agli impianti di proprietà comunale. Gli investimenti complessivi proposti nell'offerta, al netto d'iva, ammontano rispettivamente a € 5.875.071 (lotto 1) e € 8.767.509 (lotto 2), con una riduzione annua globale di emissioni CO2 prevista rispettivamente pari a 1.500 tonnellate e 2.000 tonnellate e con una percentuale media di riduzione dei consumi energetici garantita di oltre il 65%, nel primo caso, e di oltre il 75%, nel secondo (nel bando veniva richiesto un minimo del 40%).

Siglato il contratto per il lotto 2 – Oggi è stato siglato il contratto quadro tra via Tasso e la società Engie Servizi spa, propedeutico alla successiva sottoscrizione dei contratti attuativi che ciascuno dei 34 Comuni coinvolti dovrà sottoscrivere con la ESCo aggiudicataria. Nel pomeriggio si è tenuto un incontro con i Comuni interessati in cui la società ha avuto l’occasione di presentarsi illustrando i contenuti generali dell’offerta. All’incontro erano presenti anche i consulenti che stanno affiancando la Provincia nell’attuazione del progetto FABER, dello studio legale Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners e della Società Sinloc Spa.

Come funzionano i contratti – I contratti prevedono una concessione per la durata di 15 anni e sono “a prestazione energetica garantita” (EPC – Energy Performance Contract): ogni Ente concedente corrisponderà alla ESCo un canone variabile calcolato su base annua commisurato al reale risparmio generato in conseguenza degli interventi di efficientamento e dell'attività gestionale. A livello generale, nel caso in cui il risparmio effettivo a consuntivo risultasse superiore al risparmio energetico garantito, i benefici connessi saranno ripartiti tra il Comune e la ESCo; nel caso inverso, cioè qualora il risparmio effettivo risultasse inferiore al risparmio contrattuale garantito, al Comune sarà consentito di trattenere la corrispondente quota dal canone.

Alla scadenza della durata contrattuale, la totalità del risparmio andrà interamente ad appannaggio dei Comuni. Viene prevista una riduzione media di CO2 per Comune di circa 60 tonnellate/anno, con punte per alcuni Comuni che superano le 120 tonnellate/anno. Questi i 34 Comuni coinvolti: Albano Sant'Alessandro, Arcene, Bedulita, Blello, Bonate Sopra, Bracca, Carona, Casirate d'Adda, Cassiglio, Comun Nuovo, Cornalba, Fara Oliviana con Sola, Fuipiano Valle Imagna, Gorno, Levate, Locatello, Lurano, Oltre il Colle, Oneta, Pagazzano, Paladina, Piazzatorre, San Giovanni Bianco, Santa Brigida, Sedrina, Solto Collina, Stezzano, Tavernola Bergamasca, Treviolo, Ubiale Clanezzo, Valbondione, Valleve, Valnegra, Valtorta. 

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