Volpi avvistate all’oasi di Dalmine, il gestore: ‘vietare la caccia in tutta l’area del Plis’

All'oasi naturalistica “Il Picchio Verde”, di Dalmine è stata avvistata una volpe. Ma i gestori sono preoccupati: 'vietare la caccia in tutta l'area'.
29 Agosto 2019

Proteggere, tutelare e valorizzare la flora, la fauna e l'ecosistema del Parco del Basso Brembo (in breve Plis): questo è l'obiettivo principale dell'oasi naturalistica “Il Picchio Verde”, di Dalmine. E proprio qui, poco tempo fa, ha fatto capolino per la prima volta una volpe, andando ad aggiungersi quindi alle altre numerose specie di animali che vivono nell'oasi protetta. Aironi cenerini, martin pescatori, e ancora rapaci e anfibi, che qui hanno trovato il proprio habitat naturale al riparo dalla mano dell'uomo.

Completata nel 2017, “Il Picchio Verde” ospita un'area umida in riva al fiume, recintata con accessi contingentati. Nel giro di due anni è diventata il punto di riferimento per molti animali e per la migrazione di diversi uccelli. “Negli ultimi mesi pensiamo di aver avvistato anche un falco pellegrino, che dalle nostre parti non si è mai visto – spiega Paolo Maffioletti, gestore e presidente, a L'Eco di Bergamo – Così come sono di assoluta rarità gli aironi bianco maggiore e quello rosso, che ci siamo ritrovati nell'oasi da un giorno all'altro”.

Ma c'è una cosa che preoccupa i gestori: l'apertura della stagione di caccia, a settembre. Maffioletti, spiega, aveva già richiesto di vietare la caccia in tutta l'area del Plis – ovvero dal Belvedere del Brembo all'oasi. “Ma nonostante le limitazioni e nell'area protetta, ovviamente, non si può sparare – aggiunge Maffioletti – nessuno controlla: negli anni scorsi sono stati diversi i bossoli che abbiamo trovato poco distanti e le carcasse di animali con piombini in corpo”.

Anche in seguito alla recente apertura della pista ciclabile del Plis, cacciare in zona potrebbe diventare ancora più pericoloso non sono per gli animali, ma anche per le persone che potrebbero attraversarla. Un'emergenza dunque, che i gestori dell'oasi hanno già chiesto di risolvere domandando al Comune di Dalmine di introdurre il divieto di sparare nell'area. A preoccupare Maffioletti sono, inoltre, anche i progetti di modifica dell'ambiente che potrebbero risultare invasivi per la natura, come parcheggi e aree pic nic.

“Tra i programmi della coalizione di maggioranza che ha vinto le scorse elezioni c'è un progetto di questo tipo – spiega – Già con la pista ciclabile, che è una scelta che capiamo, si è andati a tagliare filari di alberi nella zona. Ma pensare di fare parcheggi, portare giù automobili o anche solo l'elettricità… pensiamo di rivedere così i falchi o le volpi?”

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