Raffaello Baitelli, di Sant’Omobono Terme – già noto sulle nostre pagine come “l’infermiere più veloce del mondo” – ora strappa un nuovo primato: è infatti uno dei primi infermieri di famiglia e comunità della provincia di Bergamo.
Una nuova figura istituita dal governo attraverso il Patto per la Salute e inserita lo scorso anno nel Decreto Rilancio legge 77/2020 è che – come riporta la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche – è un professionista della salute che riconosce e cerca di mobilitare risorse all’interno delle comunità, comprese le competenze, le conoscenze e il tempo di individui, gruppi e organizzazioni della comunità per la promozione della salute e del benessere nella comunità.
L’infermiere di famiglia cerca di aumentare il controllo delle persone sulla loro salute. È di riferimento per tutta la popolazione (per soggetti anziani, pazienti cronici, istituti scolastici ed educativi che seguono bambini e adolescenti, strutture residenziali per non autosufficienti, ecc.…) con particolare attenzione alle fragilità.
“Un 85enne con tantissimi problemi è il caregiver della moglie, invalida. Una coppia con la moglie che cadeva dal letto un giorno sì un giorno no – spiega ai microfoni di Bergamo TV Baitelli – Avevano l’invalidità e altre esenzioni, ma pagavano comunque perché non sapevano di averle. Erano abbandonati al loro destino, senza figli. Siamo riusciti a trovare una badante, che fa parte del nucleo famigliare. Abbiamo così evitato l’ospedalizzazione ricorrente ogni 15 giorni”.
Baitelli, infermiere proprio come la moglie Nelly e la figlia Valentina – tutti in prima linea come avevamo raccontato a marzo del 2020 – ha ancora impresso nella memoria e sulla pelle i momenti più bui della pandemia. Momenti che Baitelli cerca di superare ed “esorcizzare” scrivendo poesie che raccontano, in versi, proprio la lotta a quel “mostro” chiamato Covid-19 e la grande sofferenza che ha portato.
Ecco alcuni dei forti versi del Baitelli poeta:
SEI NUDO SUL TUO LETTO.
SOLO IO PIANGO LA TUA MORTE.
SONO MOGLIE, MARITO, FIGLIO,
FIGLIA, NIPOTE.
NELLA MIA MENTE UNA PREGHIERA.
SOLO DA ME CONFORTO PER LA TUA ANIMA.
SEI NUDO SUL TUO LETTO ED IO INIZIO
LA VERDE VESTIZIONE.
VEDO IL TUO CORPO AVVOLTO
DALLE SPIRE DEL SERPENTE.
MALEFICAMENTE SI STRINGONO
SEMPRE DI PIU’.
E IO IMPOTENTE A MANI NUDE
CERCO DI LIBERARTI.
MA LA STRETTA E’ IMMENSA,
TROPPO FORTE PER ME.
NON ERAVAMO PRONTI A TANTA SOFFERENZA.
NON ERAVAMO PRONTI, MA NON ABBIAMO
INDIETREGGIATO.
NON ERAVAMO PRONTI MA ABBIAMO COMBATTUTO,
FINO ALLA FINE!
QUANTE BUGIE TI HO RACCONTATO.
MI VERGOGNO, MA NEL MO PROFONDO SO, CHE QUESTE BUGIE
TI REGALANO UN ATTIMO DI SPERANZA E DI SERENITA’