Dalla Camera giunge il primo via libera per la proposta di legge cosiddetta “mini naja”, ovvero un percorso formativo militare volontario della durata di sei mesi a cui potranno partecipare i ragazzi diplomati di età fra i 18 e i 22 anni.
Una mini naja per i giovani che vogliono formarsi in ambito militare: è questa la proposta di legge che è stata approvata dalla Camera, con un solo voto contrario di Leu. Ora, la proposta passerà al Senato per essere ulteriormente valutata. I giovani partecipanti dovranno avere un'età compresa fra i 18 e i 22 anni: la mini naja durerà sei mesi, entro i quali i giovani potranno apprendere oltre alle nozioni, anche la vita militare sotto diversi punti di vista, come la permanenza nelle caserme e strutture formative delle Forze Armate.
Un'occasione, dunque, per mettersi alla prova. I giovani, devono avere la “fedina penale” pulita – ovvero non devono aver tenuto nei confronti di Istituzioni politiche dello Stato “comportamenti che non diano garanzia di assoluta fedeltà alla Costituzione ed alle esigenze della sicurezza nazionale”, come si legge nella proposta. Il progetto semestrale, offrirà corsi di studio e-learning – ovvero una metodologia formativa che si effettua tramite internet – con permanenza all'interno di strutture formative, operative e addestrative delle Forze Armate e dell'Arma dei Carabinieri. Previste anche sessioni formative che insegneranno ai ragazzi il valore civico della difesa della patria, oltre che approfondimenti circa i principi fondamentali dell'ordinamento militare, insieme alla conoscenza di quelle che sono le principali minacce alla sicurezza sia interna che internazionale.
Verranno studiate, inoltre, le istituzioni per la protezione cibernetica nazionale, approfondendo in particolar modo il tema dell'evoluzione delle tecnologie di comunicazione e informazione, per far sì che vengano sviluppati degli adeguati sistemi di difesa cibernetica, ovvero quell'ambito che tutela la rete web nazionale. La frequenza al progetto non verrà retribuita, ma permetterà di ottenere crediti universitari e titoli per la valutazione ad ufficiale di complemento.
(Fonte immagine in evidenza: ansa)