A Zogno arriva il centro “Il Faro”, uno spazio di ascolto e aiuto per la salute mentale

L'inaugurazione del centro è prevista il 31 maggio alle ore 10.30.
3 Maggio 2025

“Come un faro nella notte, vogliamo essere un punto di riferimento per chi attraversa momenti di solitudine e disorientamento, creando legami autentici e valorizzando le persone”, così Michela Busi, volontaria dell’Associazione “Aiutiamoli per la salute mentale O.D.V” ci introduce al nuovo progetto dell’associazione. Si tratta della realizzazione del centro per la salute mentale “Il Faro”, uno spazio stabile e accogliente per le persone e le attività dell’Associazione presso alcuni locali nella casa di riposo di Zogno.

“Da tempo cercavamo una sede tutta nostra in Valle Brembana: finora abbiamo sempre dovuto chiedere ospitalità ad altri enti. Con il centro Il Faro finalmente potremo realizzare e potenziare le nostre attività in un luogo fisso e accessibile”, spiega Busi.

L’idea nasce da un bisogno concreto: offrire un luogo stabile alle attività dell’associazione, per contrastare l’isolamento sociale che vivono molte persone con disagio psichico, un progetto che si vedrà realizzato con l’inaugurazione prevista in data 31 maggio alle ore 10.30, grazie alla disponibilità della Parrocchia di Zogno e al sostegno della rete territoriale di servizi pubblici e privati dell’area salute mentale.

Il centro disporrà di un ampio salone attrezzato con cucina, ideale per attività di gruppo e momenti conviviali. Ci saranno inoltre quattro stanze che saranno dedicate a segreteria, laboratori creativi e di tempo libero, attività motorie e di benessere personale e una sala lettura. È presente anche un bagno con doccia, pensato per specifiche attività educative.

“Il centro inoltre offrirà gruppi di auto mutuo aiuto per familiari, incontri del ‘Gruppo del Fareassieme’, composto da persone con disturbi psichici, operatori e volontari che progettano sul territorio attività di inclusione sociale, uno sportello di ascolto e orientamento, attività motorie come shiatsu e rilassamento, momenti ricreativi e conviviali, soprattutto nel fine settimana per contrastare l’isolamento – racconta Busi – L’obiettivo è di offrire accoglienza, ascolto, benessere e integrazione sociale.

Per noi volontari questa iniziativa è la realizzazione di un sogno: avere finalmente una sede fissa dove accogliere, sostenere e creare relazioni autentiche. Per i ragazzi, invece, è un luogo in cui sentirsi protagonisti, finalmente visti, accettati e valorizzati. È uno spazio di rinascita, dove si abbattono lo stigma e la solitudine.” Un aiuto non solo per chi vive questo disagio in prima persona, ma anche tutta la comunità che vi sta attorno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime Notizie

X
X
linkcross