Credito bancario e alternative: come finanziare la crescita della tua impresa

È importante conoscere sia le modalità tradizionali di finanziamento sia le alternative oggi disponibili, molte delle quali si stanno affermando rapidamente anche in Italia.
6 Maggio 2025

Nel percorso di crescita di un’impresa, l’accesso al credito è spesso una delle leve fondamentali. Tuttavia, affidarsi esclusivamente ai canali bancari può limitare le opportunità di sviluppo, soprattutto in fasi delicate o di forte espansione. Per questo motivo è importante conoscere sia le modalità tradizionali di finanziamento sia le alternative oggi disponibili, molte delle quali si stanno affermando rapidamente anche in Italia.

Il credito bancario: tra vantaggi e limiti

Il finanziamento bancario resta lo strumento più conosciuto. Le forme più diffuse sono l’apertura di credito in conto corrente, i mutui chirografari (non garantiti da ipoteche), il leasing e gli anticipi su fatture. Le banche richiedono in genere documentazione puntuale, bilanci aggiornati, business plan e spesso anche garanzie personali o patrimoniali da parte degli imprenditori.

Il limite principale? La lentezza nelle istruttorie, la difficoltà di accesso in presenza di rating bassi o settori percepiti come rischiosi, e una crescente attenzione a parametri di sostenibilità e solidità patrimoniale che molte PMI, pur sane, faticano a rispettare.

Le alternative al credito bancario: strumenti a supporto del capitale circolante e degli investimenti

Fortunatamente, esistono valide alternative che possono affiancare o, in alcuni casi, sostituire il tradizionale credito bancario. Vediamo le principali:

1. Factoring

Il factoring consiste nella cessione dei crediti commerciali a una società specializzata (detta “factor”) che li anticipa prima della scadenza, permettendo all’impresa di ottenere liquidità immediata. Esistono diverse varianti: factoring pro solvendo o pro soluto (con o senza rischio), reverse factoring (gestito dal fornitore su richiesta del cliente), maturity factoring (in cui il pagamento avviene alla scadenza concordata). Questo strumento è molto utile per imprese che vendono a clienti affidabili ma con tempi di pagamento lunghi​.

2. Leasing operativo o finanziario

Il leasing permette di utilizzare un bene (macchinari, automezzi, impianti) pagando un canone periodico, con la possibilità di riscattarlo al termine. È utile per contenere l’impatto sugli indici di bilancio e migliorare il cash flow, soprattutto quando si scelgono formule flessibili come il noleggio a lungo termine​

3. Fintech e piattaforme digitali

Sempre più diffuse sono le piattaforme online che permettono di ottenere finanziamenti in modo rapido, anche per importi contenuti. Tra queste, spiccano le soluzioni di invoice trading (cessione di singole fatture online) e i prestiti peer-to-peer. Tempi di erogazione rapidi, valutazioni automatizzate e iter snelli sono i principali vantaggi.

4. Finanza agevolata e contributi a fondo perduto

Spesso sottovalutata, la finanza agevolata consente di accedere a contributi, bandi regionali o nazionali, incentivi per investimenti in innovazione, sostenibilità o digitalizzazione. Affidarsi a un consulente esperto in finanza agevolata è spesso decisivo per cogliere queste opportunità​

5. Private debt e fondi di investimento

Per aziende più strutturate, anche con un rating bancario non elevato, esistono strumenti come minibond, direct lending e altri finanziamenti da parte di fondi o investitori istituzionali. Richiedono una buona pianificazione e spesso la presenza di advisor finanziari esperti, ma possono rappresentare un canale stabile per finanziare lo sviluppo.

L’importanza della consulenza e della pianificazione

Individuare lo strumento giusto non è semplice. Ogni impresa ha esigenze diverse: chi ha bisogno di finanziare la produzione, chi deve gestire picchi di stagionalità, chi vuole investire in nuove tecnologie o espandersi all’estero. Ecco perché è fondamentale avvalersi di professionisti in grado di valutare la reale capacità finanziaria dell’azienda, supportare nella scelta del canale più adatto e mediare con gli istituti di credito o gli investitori. Consulenti specializzati come il sottoscritto offrono proprio questo tipo di supporto: consulenze indipendenti per orientare le imprese nel mare di strumenti esistenti, spesso troppo tecnici per essere gestiti autonomamente​.

Scrivimi per valutare la tua necessità e per ricevere la tua prima consulenza gratuita: mail@claudioarrigoni.it

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