Il punto nascite del Policlinico di Ponte San Pietro chiuderà definitivamente nei prossimo giorni. Giovedì 15 maggio ha avuto luogo un incontro tra ATS Bergamo, IOB -Gruppo San Donato-, i Sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale Isola Bergamasca e bassa Val S. Martino, l’ASST Bergamo Ovest.
A fronte di un’ipotesi di sospensione dell’attività del punto nascita (sono stati solo 3 i parti, finora, nel 2025), da oltre un anno la collaborazione tra ATS, IOB, ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Bergamo Ovest e AREU, ha consentito di mettere in pratica delle procedure per garantire il maggior grado di sicurezza nella gestione delle necessità delle donne in gravidanza.
Parallelamente e in un’ottica di Sistema, l’ASST Bergamo Ovest ha potenziato la propria offerta per supportare il percorso nascita, coinvolgendo i consultori i primis e tutte le Strutture della sua Rete Territoriale. I Servizi Sociali dei Comuni, nell’ambito delle proprie competenze, hanno contribuito ad intercettare precocemente ed informare determinate fasce di popolazione sui punti nascita disponibili in provincia.
A fronte di questa situazione, parte di un trend in progressiva diminuzione da diversi anni, ATS Bergamo ha concordato da tempo col Policlinico San Pietro e in accordo con i Sindaci dell’Ambito Isola Bergamasca, attività compensative consistenti nell’erogazione di un maggior numero delle prestazioni più utili per i cittadini del territorio, che vadano nella direzione di potenziare il Policlinico di Ponte San Pietro.
Si è così determinato un significativo aumento delle prestazioni, sia ambulatoriali che di ricovero, nella Struttura di Ponte San Pietro, più prossima al domicilio dei cittadini dell’Isola:
Le parti presenti all’incontro hanno confermato questa modalità operativa anche per il 2025. Massimo Giupponi, Direttore Generale Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo: “ATS Bergamo, in raccordo con Regione Lombardia e in sinergia con il territorio e gli attori coinvolti, ha messo in atto le misure necessarie per assicurare i Livelli Essenziali di Assistenza, a supporto dei cittadini bergamaschi e del loro diritto di accesso alle prestazioni Sanitarie, Sociosanitarie e Assistenziali. Nello specifico, i maggiori volumi concordati da un lato e l’ampliamento dell’offerta sul percorso nascita dall’altro vanno in questa direzione, in un’ottica di gestione ottimale delle attività del Sistema Sociosanitario Lombardo”.