“La natura ci parla e ci insegna. Bisogna saperla ascoltare”, queste le parole di Enus Milesi, classe 1966 originario di Ornica, che ci introducono alla sua passione più grande: la motosega come strumento per l’arte.
“Da bambino accompagnavo mio papà nei boschi vicino a casa per procurare la legna da ardere. Guardavo per ore e ore il suo duro lavoro, ma solo quando crebbi, all’età di 10 anni circa, incominciai anche io ad utilizzare la motosega. Con grande sorpresa, ho scoperto che non era difficile come pensavo: osservare mio papà mi aveva aiutato molto”, ci racconta Enus.
Con il tempo, però, la sua passione cresce e si trasforma: non bastava più tagliare gli alberi, voleva creare dell’arte. Un pomeriggio d’estate, a Ornica, organizzarono una gara del boscaiolo, in cui bisognava creare delle piccole sedie per gli spettatori: tutti realizzavano le gambe e la seduta come due cose distinte. “Io ho visto la possibilità di realizzare da un unico pezzo di legno, l’intera sedia. Lì, ho avuto la conferma che la motosega poteva diventare uno strumento d’arte”, spiega lo scultore. È così che, con l’aumento dell’esperienza e della creatività, dove noi vediamo solo tronchi, Enus ha iniziato a vederci opere d’arte, e a realizzarle, tanto da attirare l’attenzione delle persone che hanno iniziato a richiedere oggetti personalizzati.
“Ho amici da ogni parte: mi chiamano dal Trentino, da Lecco, e non solo, ma anche nelle nostre Valli le mie sculture hanno riscosso tanto successo. Il sabato e la domenica lavoro alle mie sculture, e avendo il mio magazzino sulla strada provinciale a Isola di Fondra, molti amici e curiosi si fermano a osservare il mio lavoro”, confida orgoglioso. Tanti i premi vinti alle gare del boscaiolo che si tengono sul territorio nazionale, tra cui, nel 2017, a Edolo, il traguardo di aver raggiunto il 6° posto su 28 concorrenti al campionato mondiale di scultura in velocità. Nel 2020, poi, la convocazione a Bologna per il talent show Tu Si Que Vales, sospesa però a causa dell’avvento della pandemia.
“Le mie sculture richiedono tempo, abilità ma soprattutto creatività. La mia ultima sfida è stata la realizzazione, da un unico pezzo di legno, di un quadrato, al cui interno vi è una biglia, al cui interno vi è un’altra biglia. Precisione e consapevolezza sono necessarie per realizzare qualcosa di questo tipo. Un’aquila o un animale in molti riescono a farli, ma creare qualcosa che non esiste se non nella tua testa, è tutta un’altra storia!”, racconta Enus. Ad accompagnarlo in questa avventura c’è anche Pietro Scuri, un giovane ragazzo della Valle Brembana che con Enus condivide la passione per la motosega, rigorosamente STIHL, di cui Enus è portavoce.
Il suo carattere così solare, lo ha portato anche alla partecipazione di attività sociali, tra cui quella in collaborazione con CDD di Nembro, un centro per persone disabili in cui Enus ha avuto modo di portare la sua passione e condividerla con i ragazzi del centro. Le sue opere è possibile trovarle presso il suo laboratorio a Isola di Fondra, ma anche in diverse strutture della Valle Brembana e Valle Imagna.
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